Il fumo è tanto e si vede, ma evidentemente e, soprattutto, fortunatamente, i suoi riflessi sull’inquinamento atmosferico non sono per niente rilevanti. Nonostante da giorni il cielo di Civitavecchia sia “colorato” dal fumo proveniente dalle navi da crociera che si trovano in rada o ormeggiate all’interno del porto, i valori misurati dalle centraline che si trovano nel perimetro urbano sono di molto al di sotto dei limiti di allarme fissati dalla normativa vigente. Lo certifica Arpa Lazio nel consueto report settimanale, nel quale evidenzia i livelli raggiunti dai diversi agenti inquinanti controllati.
E nell’ultimo pubblicato, quello che riguarda la settimana compresa dal 22 al 28 marzo la situazione può definirsi davvero ottimale, soprattutto in base ai dati che emergono dalla centralina ubicata all’interno dello scalo marittimo. Nello specifico, per quanto concerne gli ossidi di azoto, la centralina di Villa Albani, che nella precedente osservazione aveva fatto registrare 33 microgrammi al metro cubo, è scesa a quota 26 microgrammi. Al porto si è scesi da 33 a 29 microgrammi, in via Morandi da 29 a 26 e in via Roma da 45 a 33. Vale la pena di ricordare che il livello di allarme scatta sopra i 200 microgrammi. Lieve incremento, rispetto alla settimana precedente, del particolato, ovvero delle polveri. Il PM10 è passato da 12 a 19 microgrammi al metro cubo in centro città, da 10 a 12 microgrammi al porto e da 16 a 17 microgrammi a Villa Albani. Nel caso del PM10 la soglia di allarme scatta sopra i 50 microgrammi. In lieve crescita anche il monossido di carbonio, misurato in città a 0,5 microgrammi al metro cubo e nella centralina di Fiumaretta a 1,1 microgrammi al metro cubo. Sempre per quanto riguarda Fiumaretta, in leggera discesa il dato relativo al benzene, passato da 0,4 a 0,3 microgrammi. Situazione ambientale ottimale nei quartieri. Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, il valore più basso è stato rilevato ad Aurelia con soli 5 microgrammi; seguono Sant’Agostino con 6, Faro e San Gordiano con 11, Campo dell’Oro con 12 e Fiumaretta con 18 microgrammi. Per quanto riguarda il particolato, si va dagli 8 microgrammi misurati ad Aurelia, ai 14 del Faro e di Campo dell’Oro, ai 15 di Sant’Agostino, ai 16 di Fiumaretta per finire con i 17 di San Gordiano.
2 Comments
franco
di qualcosa uno deve fidarsi,quindi ci si fida dei termini di legge.
Che poi l’aria sia irrespirabile, chi se ne frega!
vi ricordate l’arsenico nell’acqua ? è bastato tirar sù i valori “di legge” e l’arsenico è sparito!
la vecchia centrale enel,all’epoca ,rispettava i parametri di inquinamento,poi i parametri sono cambiati e la centrale è stata “ambientalizzata” per rispettare le nuove norme.
e intanto noi tossiamo……..
TINO
VAI AL PIRGO AL TRAMONTO DOPO CHE LA SFERA ROSSA E’ANDATA SOTTO L ACQUA DEL MARE E GUARDA VERSO OVEST: NON TI CURAR DEL FUMO DEI SVARIATI COMIGNOLI MA OSSERVA ATTENTAMENTE QUELLA NUVOLA DI FUMO, CHE SEMBRA SIA SCOPPIATO UN INCENDIO, CHE STA NELL’IPOTETICO QUADRATO MOLO BARCELLONA VIA TIRSO VARCO FORTEZZA SAN LIBORIO.
CON IL VENTO DI PONENTE LEGGERO QUESTEZONE SONO AFFUMICATE.
STOP VAI E GUARDA