È stato archiviato il caso avvenuto lo scorso marzo presso l’rsa Bellosguardo, dove una signora di 85 anni era venuta a mancare, ma con i familiari che erano stati avvertiti con giorni di ritardo, solamente al momento della visita per la constatazione del decesso da parte del medico legale della Asl Roma 4.
A prendere la decisione è stato il pubblico ministero del Tribunale di Civitavecchia, Roberto Savelli, che ha ritenuto così di chiudere un vero e proprio giallo, evidentemente non riscontrando nulla di anomalo nella gestione del corpo dell’anziana da parte della struttura che si trova nel quartiere di Boccelle. Non sono state infatti richieste ulteriori indagini, oltre a quelle che erano state già effettuate dalla Polizia, e non è stato disposto nessun rinvio a giudizio. Come si ricorderà, la denuncia era stata presentata al commissariato di viale della Vittoria dal nipote dell’85enne, subito dopo essersi recato all’rsa Bellosguardo ed essersi trovato di fronte il corpo senza vita della parente, venuta a mancare, come scritto dal medico legale inviato dalla Asl Roma 4, quattro giorni prima della visita del dottore. Il parente aveva ricevuto la triste notizia dal personale del comune di Civitavecchia, nello specifico dell’ufficio Tutele, al quale l’azienda sanitaria si era rivolta per il pagamento delle spese del funerale e della tumulazione, poiché la donna era ritenuta indigente. Alla richiesta sul perché i familiari non fossero stati tempestivamente avvertiti, il direttore sanitario di Bellosguardo avrebbe risposto che non aveva i contatti telefonici per le comunicazioni. Un’affermazione che era stata smentita dal legale della famiglia dell’85enne, Simone Feoli, visto che c’erano stati contatti tra struttura e parenti della donna nei mesi precedenti il decesso, in particolare dopo un trasferimento che si era reso necessario presso l’ospedale San Paolo per problemi di salute. Per una serie di ragioni, il legale che assiste la famiglia della donna e gli stessi parenti stanno valutando se presentare o meno opposizione all’archiviazione decisa dal pubblico ministero.