I consiglieri regionali del Lazio del Movimento 5 Stelle hanno tutti espresso formale rinuncia al “vitalizio camuffato” al quale avevano diritto. Maggiori spiegazioni le dà il consigliere civitavecchiese Devid Porrello.
“Abbiamo ribadito ancora una volta – spiega Porrello – che quello che è stato fatto in tema di vitalizi finora è troppo poco. Il 23 dicembre scadeva il termine per la rinuncia del trattamento pensionistico con il sistema contributivo “falsato”, mentre noi chiediamo a gran voce ormai da tempo l’applicazione di un sistema contributivo equilibrato e con proporzionale tra la quota a carico del consigliere e quella a carico dell’ente. Nel mio caso per esempio dopo soli 5 anni di legislatura avrei avuto diritto all’età di 65 anni a circa 750 euro al mese di pensione, in aggiunta a quello che mi darà il mio lavoro che ho fatto prima di questa avventura e che continuerò a fare una volta terminata la mia esperienza con la politica. Questo trattamento, inteso in tale maniera, è un evidente privilegio del quale il Movimento 5 Stelle non intende beneficiare. A dimostrazione della bontà politica della nostra azione il 65% degli attuali eletti ha espresso formale rinuncia, sintomo di quanto questo sistema sia percepito non solo da noi come ingiusto ed esagerato. Ci sono molte persone che pur lavorando 40 anni non arriveranno mai a percepire queste cifre ed è stato quindi per noi naturale rinunciare, non ci riteniamo nè eroi nè deficienti. Studieremo all’interno del gruppo il modo più consono ed equo per il nostro trattamento perchè comunque in questi 5 anni stiamo svolgendo un lavoro ma quello che ci hanno proposto non lo riteniamo assolutamente accettabile”.