Penso che un cielo così non ritorni mai più. E’ quanto si può affermare parafrasando da una parte la più celebre canzone italiana degli ultimi cento anni e da un’altra osservando i dati pubblicati sul sito istituzionale di Arpa Lazio relativamente all’inquinamento rilevato a Civitavecchia nella settimana compresa tra il 16 e il 22 gennaio. Una settimana, vale la pena di ricordarlo, contrassegnata da un prevalente maltempo e, soprattutto, da venti particolarmente forti che, come spesso accade, hanno letteralmente spazzato via gli agenti inquinanti nel frattempo rilasciati dalle diverse fonti.
In sostanza, il terzo report del 2023 dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale è risultato addirittura migliore rispetto ad alcuni di quelli che avevano contrassegnato il pesante lockdown della primavera 2020. Nello specifico, per quanto concerne i biossidi di azoto, il cui valore massimo fissato dalla normativa vigente è di 200 microgrammi, la media è stata di 15 microgrammi al Porto, di 23 a Villa Albani, di 21 in via Morandi e di 29 in via Roma. Praticamente il nulla. Bassissimi anche i valori del particolato, ovvero del PM10, con una media di 12 microgrammi rilevati al porto e di 15 nella centralina di Villa Albani, contro un limite massimo fissato a 50 microgrammi. In calo, rispetto ai precedenti report, i valori relativi al monossido di carbonio in via Roma, rilevato a 0,3 microgrammi, e nella centralina di Fiumaretta, dove è stato misurato a 1,3 microgrammi. Sempre a Fiumaretta immutato il valore del benzene, misurato a 0,4 microgrammi. Situazione ottimale sul piano ambientale anche nei diversi quartieri cittadini. Per quanto riguarda i biossidi di azoto si va dai 4 microgrammi di Sant’Agostino ai 5 di Aurelia, agli 8 del Faro, ai 9 di San Gordiano, agli 11 di Campo dell’Oro e ai 18 di Fiumaretta. Per il particolato si va invece dai 10 microgrammi di Sant’Agostino agli 11 del Faro, ai 12 di Aurelia, ai 14 di Fiumaretta, ai 17 di San Gordiano, per finire con i 19 di Campo dell’Oro. Bassissimi, infine, anche i livelli delle polveri ultrasottili, il cui valore massimo non deve superare i 25 microgrammi e che sono state misurate a 5 microgrammi a Fiumaretta e Campo dell’Oro. Non disponibile il dato del Faro.