Intanto, si è svolta ieri, sulla pagina Facebook del PD di Civitavecchia, la conferenza on line “Usi Civici verso la soluzione”. Il dibattito aveva l’obiettivo di illustrare alla città le modalità con le quali la Regione, tramite gli uffici del Capo di Gabinetto, dell’Avvocatura regionale e dell’Assessorato all’Agricoltura, si sta muovendo per risolvere la questione degli Usi Civici su Civitavecchia. La Regione, più volte sollecitata, ha infatti incaricato un perito demaniale di redigere una nuova ricognizione territoriale che tenga conto di diversi fattori ritenuti dal Pd fondamentali per ristabilire la verità sulla vicenda: dalle nuove documentazioni venute alla luce nel corso degli anni, alle sentenze che liberano diverse particelle, agli inviti rivolti dal Commissario agli usi civici affinché si trovi una soluzione amministrativa.
“Il PD si è fatto promotore dell’evento – spiegano dal Partito Democratico – invitando tutte le forze istituzionali e politiche interessate, riconoscendo una mobilitazione trasversale su una problematica che colpisce tutti i cittadini e che va dunque affrontata collettivamente, senza distinzioni di appartenenza politica. Oltre al Segretario del PD Giannini e al Capogruppo consiliare Piendibene sono intervenuti Albino Ruberti, Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Enrica Onorati, Assessore alle politiche agricole, il Sindaco Tedesco, i Consiglieri Regionali Califano e Minnucci, i Consiglieri Comunali Lecis, Palombo, Marino, Petrelli, oltre a Simona Galizia e Mauro D’Andria, quest’ultimo in rappresentanza del Comitato Usi Civici. Unanime è stato il pensiero di ringraziamento alla Regione e a tutti coloro che hanno lavorato per costruire un percorso risolutivo, compresi coloro che ieri non erano presenti come il Consigliere Regionale Gino De Paolis ed Emanuele La Rosa.
Oltre all’importante notizia della nuova perizia è stata illustrata anche la diffida, con relativa censura, inviata dalla Regione all’Università Agraria e per conoscenza al Prefetto; nel documento la Regione invita l’ente a svolgere immediatamente quanto dovuto rispetto all’indizione di nuove elezioni.
Come Partito Democratico invitiamo l’Università Agraria ad ottemperare a quanto richiesto e ad esimersi dal fare atti che vadano oltre l’ordinaria amministrazione, come modificare regolamenti o statuti, decisioni che non possono essere prese da enti la cui carica dovrebbe essere scaduta da tempo.
Sebbene ci riteniamo soddisfatti per i risultati raggiunti, finché non vedremo definitivamente risolto il problema dei nostri concittadini non abbasseremo la guardia”.