Al termine della direzione che si è svolta ieri sera, il Pd a maggioranza ha votato un documento che di fatto boccia l’operato dell’attuale presidente Pasqualino Monti, optando per la discontinuità alla guida dell’Autorità Portuale. Alla base della decisione del Partito Democratico la situazione occupazionale che si registra in città e la gestione dell’ente da parte di Monti. VIDEO
“La linea del Pd ora è ufficiale – afferma il segretario Enrico Leopardo – il partito si è espresso per la discontinuità per una questione occupazionale, perché i dati dell’Istat sono poco incoraggianti, la città è in recessione ed il porto, che potrebbe essere il volano, non ha dato le risposte che ci si aspettava. Poi c’è l’aspetto della legalità, quanto ha detto il Mef, con sei prescrizioni che riguardano il presidente Monti mandate anche all’anticorruzione, un fatto che si commenta da solo”.
Nel corso della direzione sono stati presentati anche altri due documenti, uno firmato da Link Democratico e un altro dal gruppo che fa riferimento a Valerio Mori. “Per Civitavecchia – dichiara Eleonora Landi di Link Democratico – il porto ha sempre rappresentato una grande opportunità di sviluppo per tutto il territorio. Ma fino ad oggi il tanto auspicato ritorno occupazionale non c’è stato. Purtroppo oggi lo sviluppo dell’Autorità Portuale rimane separato dalla città. Il rapporto tra classe politica e Autorità Portuale va rinnovato. È necessario un cambiamento e un nuovo rapporto tra Autorità Portuale, Comune e Regione. Il Pd deve essere il promotore della costruzione di un circuito istituzionale virtuoso tra porto e città mettendo in moto iniziative concertate che favoriscano l’occupazione perchè questo è il ruolo che gli compete e deve avere”. Diversa la posizione contenuta nel terzo documento presentato in direzione. “Stigmatizziamo, critichiamo il mancato dialogo con il porto – afferma Valerio Mori – un partito a vocazione maggioritaria come il Pd sbaglia a tenere questo atteggiamento. Bisogna riconoscere i risultati positivi ottenuti dall’Autorità Portuale nonostante il quadro generale di crisi”.