Gira voce che da mercoledì sera, da quando si è capito che la piega era proprio quella, con Fratelli d’Italia e Lega costretti dalla “carbonara romana” a confluire su Grasso candidato sindaco, gli altri papabili sindaci e le liste che li sostengono stanno festeggiando. E a pensarci bene non hanno nemmeno tutti i torti.
Quello che è uscito e che uscirà fuori, infatti, più che uno schieramento elettorale appare una succursale del centro del riuso e del riciclo, l’area in zona industriale dove i civitavecchiesi perbene vanno a far morire materassi e mobili vecchi oltre alle cianfrusaglie che non vogliono tenere dentro casa. Nel momento storico dove gran parte della gente chiede e invoca rinnovamento, la destra romana è riuscita a mettere in piedi una tragi-commedia che nemmeno nei tempi peggiori della Prima Repubblica, con una spartizione delle poltrone da far sembrare sbiadito il Manuale Cencelli e con la riproposizione e messa in primo piano di personaggi professionisti del cambio di casacca e del riciclaggio in liste diverse. Nel momento storico dove la gente, e i cittadini di Civitavecchia non fanno certo eccezione, chiede persone che diano un segnale di novità e soprattutto di competenza, la destra si propone con lo slogan della continuità rispetto all’amministrazione che sta per finire il suo percorso, dopo cinque anni che saranno ricordati più per le continue lotte interne che per le cose fatte. Il sindaco Tedesco, non confermato da una Lega che avrebbe fatto felice Trilussa (il poeta romano che nelle sue rime decantava “la lega del chi se ne frega”), esce di scena prima incensato e confermato dal suo partito e poi messo alla porta con un’azione politica che definire penosa non rende pienamente l’idea. Gli appoggi esterni che stanno arrivando ai due partiti della destra chiariscono ancora meglio il concetto della continuità, con in primissimo piano i protagonisti dei balletti attorno al tavolo delle spartizioni del potere che hanno contrassegnato cinque anni di continui rimpasti. Si prevedono liste dove a spiccare saranno personaggi diventati l’emblema del trasformismo. In tutto questo, il candidato sindaco, Grasso, si trova a dover risolvere una serie di conflitti di interesse enorme ricoprendo il ruolo di capo ufficio stampa dell’Autorità Portuale e di editore di giornali, giornaletti, giornalini, radio e quanto altro. Ma anche questo, questo “troppo” rischia di trasformarsi in un boomerang per lui e per quanti lo hanno candidato. E già, perché la gente ormai è stanca e sembra essersi sganciata l’orecchino dal naso. Ecco perchè gli altri stanno festeggiando. Politicamente hanno tutte le ragioni di questo mondo.
Ci rivediamo dopo le elezioni. Il Pensiero del Lunedì torna a luglio.
2 Comments
giovanni
OK Grasso va bene ma appresso a lui saranno collegati quelli che facevano parte dell’alleanza Tedesco che praticamente non hanno prodotto nulla.
Grasso conosce molto bene chi lo dovrà supportare quindi siccome in quell’alleanza non comanda lui io penso che avremo una amministrazione Tedesco bis per cui avremo altri cinque anni di vuoto assoluto.
L’unica speranza è che chi andrà a votare la crocetta la metterà da un’altra parte.
sandokan
“gli altri papabili sindaci e le liste che li sostengono stanno festeggiando”
“la gente, e i cittadini di Civitavecchia non fanno certo eccezione, chiede persone che diano un segnale di novità e soprattutto di competenza”
” E già, perché la gente ormai è stanca e sembra essersi sganciata l’orecchino dal naso. ”
aveste contato le preferenze?
lo avete dato per spacciato troppo presto.