Finisce in Parlamento la realizzazione dell’approdo turistico e crocieristico privato di Fiumicino. L’onorevole Filiberto Zaratti, parlamentare di Europa Verde, ha infatti presentato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture e a quelli dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Economia e delle Finanze. Nell’interrogazione Zaratti prende spunto dal cosiddetto Decreto del Giubileo del 14 giugno scorso nel quale il Governo Meloni ha inserito il progetto presentato dalla Royal Caribbean che prevede la realizzazione dell’approdo su aree demaniali esterne alla giurisdizione dell’Autorità Portuale.
In particolare il parlamentare di opposizione chiede ai ministri interessati “se siano a conoscenza di un progetto per circa 500 milioni di euro, attivo da dieci anni e per cui sarebbero stati affidati i lavori, che prevede la realizzazione di un nuovo porto commerciale e crocieristico gestito dall’Autorità Portuale e quindi da un ente pubblico, a meno di due chilometri da quello proposto dalla società privata Royal Caribbean e di quali elementi si disponga in ordine alla regolarità delle concessioni fin qui acquisite dalla società norvegese-statunitense”. Chiede inoltre se risulti che le aree interessate dalla costruzione del porto crocieristico privato, per effetto del decreto legislativo 169 del 2016 rientrino nella competenza dell’Autorità Portuale e che quindi non possano ricadere nella competenza, quant’anche straordinaria, del Commissario per il Giubileo. Infine, Zaratti chiede se non si ritenga opportuno promuovere studi e valutazioni in relazione all’impatto dell’opera del punto di vista ambientale e della mobilità della zona, già problematica per la presenza dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Insomma, una serie di quesiti che risultano quanto mai opportuni ma che difficilmente riusciranno a bloccare l’iter di un procedimento che appare avviato e che sembra percorrere un tragitto molto facilitato.
2 Comments
Michele
Trovo sinceramente sconcertante che progetti così importanti ed impattanti sia sul territorio locale che dell’intera regione si “navighi” a vista.
Due porti importanti e di dimensioni non indifferenti che vengono realizzati uno vicino all’altro. Due porti che per forze di cose vanno a fare concorrenza con il porto di Civitavecchia. Porto che in teoria si sta sviluppando con opere che arrivano fino alla centrale dell’Enel…
Ma non dovrebbe tutto ricadere sotto un’unica regia, opere che dovrebbero scaturire da studi e valutazioni univoche e non di ise tra privato e pubblico
Avrebbe come se un privato va a costruire una seconda autostrada parallela alla A12…
Ai posteri l’ardua sentenza
giovanni
A Royal Caribbean credo che nessuno si opponga affinchè si ancori a largo di fiumicino e poi sbarchi i passeggeri che vogliono andare a Roma con imbarcazioni dedicate come accade in altre zone turistiche senza far declassare il porto di Civitavecchia.
Del resto questa idea è venuta solamente a lei perchè se ci fossero altre compagnie interessate il nuovo porto avrebbe dimensioni notevoli.