A distanza di pochi giorni dalla sottoscrizione dell’atto notarile per il definitivo passaggio alla Cfft della gestione dell’interporto, per la piattaforma logistica di Civitavecchia è arrivato un assist non da poco. E’ avvenuto questa mattina a Monaco nel corso di una tavola rotonda organizzata all’interno del Transport Logistic 2019 ed alla quale ha partecipato, in qualità di relatore, il Presidente dell’Autorità Portuale Francesco Maria di Majo.
Di Majo ha preliminarmente sottolineato l’importanza della logistica a servizio del settore crocieristico, in cui il porto di Civitavecchia è leader in Italia e, insieme a Barcellona, nel Mediterraneo. Il massimo esponente di Molo Vespucci ha poi rilevato che in virtù della sua invidiabile posizione geografica lo scalo marittimo locale ha enormi potenzialità su cui puntare attraverso una razionale progettazione infrastrutturale e adeguati investimenti da realizzarsi anche nella zona retroportuale. Ha poi aggiunto che Civitavecchia si sta sempre più affermando come home port e l’auspicio è quello di poter incrementare e migliorare i servizi di ship chandling grazie anche alla collaborazione con l’interporto, che, recentemente acquisito da un gruppo internazionale specializzato nel settore della logistica, otterrà sicuramente risultati tali da contribuire all’ulteriore sviluppo dei traffici portuali, non solo ortofrutticoli. Ha poi spiegato che l’Autorità Portuale punterà, quindi, sulla logistica, la quale dovrà svolgere un ruolo centrale nelle attività e nelle operazioni che riguardano un settore in continua crescita ed evoluzione quale è quello crocieristico. “La prossimità delle piattaforme logistiche ai porti, come nel caso di Civitavecchia in cui l’interporto si trova a soli 2 chilometri – ha incalzato – rappresenta, infatti, un fattore determinante per implementare le attività logistiche del settore, per cui è fondamentale che la catena di approvvigionamento crocieristico sia potenziata da un forte corridoio logistico intermodale che colleghi le aree di carico alle banchine. Di Majo ha concluso il suo intervento rilevando come sia necessario, oggi, che i porti italiani raccolgano le nuove sfide imposte dal settore crocieristico, adeguandosi non solo con infrastrutture idonee ad accogliere navi da crociera di grandi dimensioni, nuovi terminal crociere e un’attenzione particolare all’ambiente, ma anche attraverso una maggiore offerta di servizi di trasporto sia lato passeggeri che lato merci.