Il primo furto dell’anno. Era da poco trascorsa mezzanotte, quando due anziani, appena rientrati a casa nel quartiere di Aurelia, si sono accorti che la propria abitazione era stata svaligiata, peraltro per la terza volta nell’arco degli ultimi anni. I due coniugi, 88 anni lui e 85 anni lei invalida di guerra ed invalida civile al 100%, avevano trascorso l’ultimo dell’anno dal figlio, che abita a 100 metri dal proprio appartamento. Avrebbe dovuto dormire lì, ma poi la signora ha deciso di voler rientrare a casa, al secondo piano di una palazzina che si trova nel quartiere periferico.
Non appena si sono accorti dell’intrusione, marito e moglie hanno avvertito il figlio che li aveva appena lasciati sotto casa, che a sua volta ha immediatamente allertato la Polizia, sul posto per i rilevamenti e la denuncia di rito. Durante il cenone dell’ultimo dell’anno, o poco più tardi, approfittando del frastuono provocato dai fuochi d’artificio e dai petardi, i ladri, che tra l’altro violavano la zona rossa quindi presumibilmente non si sono spostati di molto né prima né dopo il colpo per non essere fermati dalle forze dell’ordine in uno dei posti di blocco di controllo, si sono introdotti nell’abitazione arrampicandosi sul balcone e forzando una porta-finestra. Una volta dentro, probabilmente con l’ausilio di un metal detector, i malviventi hanno scovato la cassaforte, che hanno forzato con l’ausilio di un frullino. Dalla stessa hanno prelevato contanti, per un totale di poco superiori ai 200 euro e tutto l’oro. Un colpo non certo ricco, ma che ha distrutto la tranquillità dei due anziani, che hanno visto la propria casa, ancora una volta, violata da estranei. E una reazione l’hanno provocata anche nel figlio della coppia, a sua volta vittima di un furto ben più pesante dal punto di vista economico qualche anno fa, secondo il quale ad incidere nella frequenza di questo tipo di attività criminose, è anche lo stato di completo abbandono in cui versa il quartiere di Aurelia.
La lettera completa:
“Eccomi – scrive l’uomo – di nuovo dopo due anni dal furto devastante subito reso pubblico attraverso il seguente link https://trcgiornale.it/lamaro-sfogo-di-un-residente-di-borgata-aurelia-vittima-di-un-furto/
L’effetto ottenuto allora per aver descritto il degrado di Borgata Aurelia, le cui condizioni sono un evidente attrazione per i malintenzionati, è stato quello di essere stato ricevuto dal precedente primo cittadino il quale ha proposto qualche “pacca sulle spalle” e impegni politichesi. Con amarezza dico che il risultato è stato praticamente nullo ma con la stessa tristezza prendo atto che oggi rimpiango la circostanza alla luce degli sviluppi che si sono riscontrati successivamente.
L’abbandono generale del territorio è ancora più accentuato gravato da alcuni recenti episodi che vale la pena evidenziare. La mattina del 9 dicembre un grosso albero è caduto su una strada locale, materiale messo in sicurezza dai Vigili del Fuoco intervenuti sul posto con tre mezzi, tragedia sfiorata e nessuno ne ha parlato nonostante non sia il primo caso. L’anno 2021 ore 00,30 è stato inaugurato ad Aurelia dal terzo furto subito in casa di due anziani, tra l’altro i miei genitori, distrutti dall’accaduto che unisce a quello subito dal sottoscritto pochi anni prima. La “mazzata” ha lasciato un segno indelebile poiché oggi mio padre e mia madre vivono terrorizzati stando dentro la propria abitazione per paura dei ladri e la fuori non c’è mai nessuno, solo buio e degrado. Maledetti malfattori, entrano nell’intimità delle case e non immaginano il dolore, le conseguenze procurate alle vittime spesso deboli ed indifese per raccogliere un bottino che non risolverà mai le loro difficoltà condannandoli per tutta la loro vita ai margini della società perbene.
La presenza di questi delinquenti non è certo colpa di nessuno ma nel “piatto d’argento” nel quale operano ci si sarebbe potuto lavorare. Mancanza di luci, sistemi di videosorveglianza, presenza di sterpaglie, strade disastrate e pericoli vari sono questioni che non agevolano il faticoso lavoro delle forze dell’ordine anzi lo limitano, non certo per la loro responsabilità.
Ricordo quando in campagna elettorale i rappresentanti politici si prodigavano con passeggiate tra le buche stradali, le sterpaglie, mostrandosi a sopralluoghi notturni effettuati con torce elettriche o mezzi improvvisati. Rammento le generali riflessioni di sbigottimento: “ma come è possibile”, “faremo qua e faremo la”, “qui ci mettiamo quello e li ci mettiamo altro”, conquistando l’apprezzamento, tramutato in voti, di molti abitanti della zona, oggi delusi e rassegnati.
Purtroppo la morale ed epilogo di questa storia è sempre la stessa: “è cambiata l’orchestra ma la musica è sempre quella” come vuole purtroppo la consuetudine della politica e le tradizionali giustificazioni non mancano mai: “è colpa di quelli prima”. Da decenni Borgata Aurelia si trova in uno stato di abbandono a causa di un noto conflitto di competenze tra pubblico e privato in ragione del quale il tema rimane sempre “tocca a me”, “tocca a te” e alla fine non tocca a nessuno e le conseguenze continuano a gravare solo sulle spalle degli abitanti del quartiere”.
I cittadini in queste condizioni si trovano in evidenti situazioni di disagio e pericolo. Il dovere dell’Amministrazione Pubblica è quello di intraprendere iniziative a favore del decoro e incolumità delle persone ed evitare che qualcuno “prima o poi” si faccia seriamente male.
Nel quadro descritto è abituale osservare carrozzelle, biciclette, passeggini, anziani, bambini che compiono slalom tra le buche e percorsi dissestati, anche durante la notte con l’ausilio di indispensabili luci improvvisate, situazioni che determinano uno scenario improponibile che i cittadini del quartiere Aurelia non meritano.
Un particolare pensiero lo dedico a mia mamma e alle persone che si trovano nelle medesime condizioni di difficoltà motorie alle quali è preclusa la possibilità e il diritto di effettuare semplici passeggiate in condizioni di sicurezza. Aurelia si aspetta un segnale concreto dagli addetti ai lavori e i cittadini non dimenticheranno mai le cose negative ma anche quelle positive che saranno eventualmente avviate in questa situazione di emergenza”.
4 Comments
Angelo
Voglio dire a tutti quei rappresentanti politici di ogni schieramento, non provate vergogna a fare finta di non vedere in quali condizioni versi una parte della cittadina?
Asdrubale
Una parte di periferia lasciata a se, dove buche, scarsa illuminazione e mancanza di “progetti” la fanno da padrona. Tante volte, parlando con mia moglie, pensiamo a tutto quello spazio nella piazzetta inutilizzato in estate quando potrebbe portare benissimo bancarelle ed attività ricreative. Ma tanto che gli frega al Pincio, che da anni, alla cultura e non, pensano solo a quei cavolo di ambulanti di forte dei marmi. Continuate cosi…
Rufus TerraNera
Borgata Aurelia è un piccolo tesoro abbandonato, le sue architetture la rendono unica. Purtroppo il fatto che non contega nessun centro di interesse economico/sociale cittadino fa si che gli amministratori di qualsiasi colore tendano a non tenerla in considerazione. E’ un gran peccato. Magari ospitasse qualche locale o ristorante di grido acquisterebbe frequentatori e interesse da parte del Comune. Magari, nelle vicinanze, realizzare il famoso multisala di cui si parlava con gran fervore qualche anno fa, e che è finito con il multisaletta Royal.
daniele
Bhe siete gli unici in italia ad avere il posto di blocco personale la notte di capodanno!! Mi dispiace per i signori.
Il problema in sostanza è che a Borgata non c’è niente da fare e niente da vedere, ma, trovandosi vicino praticamente a tutto, secondo me potrebbe essere sfruttata molto meglio, anche dal punto di vista logistico.