Altro che barzelletta, come avevamo azzardato di scrivere sabato scorso, nell’ultimo articolo dedicato alla vicenda. L’abbandono di anziani visitatori all’interno dei cimiteri di Civitavecchia sta diventando una cosa maledettamente seria. Il fenomeno, infatti, non accenna a diminuire e, in previsione del boom di visite previsto nei prossimi giorni per la commemorazione dei defunti, rischia di diventare un vero e proprio caso nazionale. Ieri pomeriggio è andato in scena, se così si può dire, l’ultimo episodio, il settimo nell’arco di sole tre settimane.
Per l’ennesima volta il fenomeno si è consumato all’interno del cimitero di via Braccianese Claudia e ha visto come protagonista un anziano visitatore. Erano le 16,45 quando recandosi verso l’uscita ha trovato i cancelli chiusi. Come nelle precedenti circostanze, sono partite le telefonate con le richieste di soccorso. Questa volta, quando una pattuglia della Polizia Locale è arrivata sul posto, ha trovato che l’anziano visitatore era stato già liberato dagli inservienti del cimitero, tornati indietro perché evidentemente allertati da qualche altra persona. Vale la pena di ricordare che ormai dall’inizio di ottobre l’orario di chiusura delle due strutture cittadine è fissato alle 16,30. I visitatori farebbero quindi bene a ricordare questo orario e a terminare le loro visite prima che i cancelli vengano chiusi. E’ anche vero, però, che le persone anziane, ovvero la stragrande maggioranza dei frequentatori dei cimiteri, spesso sono talmente concentrate di fronte alle tombe dei congiunti da perdere la cognizione del tempo. E allora non resta che trovare una soluzione a quello che sta diventando un paradosso cittadino. Rilanciamo quindi la proposta, peraltro a bassissimo costo per le casse comunali, di dotare i due cimiteri di un impianto di amplificazione col quale gli inservienti, così come avviene nell’ospedale, possano avvertire i visitatori che la struttura sta chiudendo. Obiettivamente, non sembra un’impresa impossibile.