L’Autorità Portuale dovrà versare i 2 milioni di euro relativi alla prima annualità della convenzione sottoscritta con il Comune nel 2015. Lo ha disposto una sentenza del Tar, a cui si era rivolto Molo Vespucci contro l’ingiunzione di pagamento avanzata da Palazzo del Pincio.
Per Palazzo del Pincio la sentenza del Tar sta a significare che l’accordo fra Comune e Autorità Portuale per l’accoglienza, servizi e mobilità dei passeggeri, è valido ed efficace. Il Comune specifica che aveva già inviato i propri programmi di intervento ma che Adsp aveva rifiutato ritenendo l’accordo non valido. Si attenderà quindi ora una risposta nel merito dei lavori proposti ed in seguito l’erogazione del contributo dovuto.
“Oggi il TAR Lazio ha emesso una sentenza tanto chiara quanto pesante dal punto di vista politico – lo afferma il Sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino – l’accordo fra il Comune di Civitavecchia e l’Autorità Portuale è valido ed efficace. Smontata interamente la linea difensiva di Adsp: non penso che a questo punto il presidente Di Majo possa avere più alcun problema a mettere in campo quella leale collaborazione fra enti che è alla base dell’accordo tra il Comune e l’AdSP e che porterà beneficio di entrambe le realtà.
Il TAR Lazio ha affermato con forza come la tesi, inspiegabilmente sostenuta dagli esponenti locali del PD e di Forza Italia oltre che da Adsp, fosse completamente infondata e che il presidente Monti all’epoca aveva i poteri per firmare l’accordo. Non abbiamo altro tempo da perdere: inviterò al più presto formalmente il presidente Di Majo ad un tavolo di lavoro per concordare gli interventi da attuare e partire al più presto con i lavori necessari per migliorare l’integrazione e l’accoglienza turistica di porto e città”.
“Farò presente già domani nel Comitato di Gestione che a fronte di un atto unilaterale da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, ossia il non riconoscimento dell’accordo in essere, si è arrivati da una parte ad un danno economico e dall’altro a un danno di immagine – lo afferma Francesco Fortunato, capogruppo M5S – bisogna prendere atto che ci sia stata una mancata sinergia fra i due enti, per responsabilità dell’avv. Di Majo, nonostante il principio di collaborazione con il territorio che la nuova legge entrata in vigore nel 2016 invoca.
Da una parte c’è un ente, il Comune, che ha sempre cercato il dialogo con il porto a prescindere dal colore politico del presidente, dall’altra invece c’è stato un atteggiamento in qualche modo ostruzionistico che non solo ha portato a una causa persa ma soprattutto ha portato ad effetti negativi per il tessuto economico e sociale del territorio che di certo non fa bene a nessuno. Migliorare l’accoglienza turistica è un dovere sia della città che del porto ed auspico che in seguito a questa netta sentenza si lavori per un rapido raggiungimento dell’obiettivo comune”.