Accoglienza trionfale per “Stregata dalla luna”, in scena sabato e domenica al Traiano. Il lavoro, per la regia di Gigi Proietti, con protagonisti Sandra Collodel e Pino Quartullo, ha fatto registrare il tutto esaurito e un successo meritato. Una fiaba, una bella storia con lieto fine, ingenua romantica sentimentale. Una commedia di successo, ma soprattutto un film indimenticabile con Cher e Nicolas Cage, che risale al 1987. Aggiungete l’atmosfera scoppiettate, fra comicità e macchietta, della più classica broccolino degli italo-americani di New York che si ostinano ad usare il dialetto, a divorare enormi piatti di pasta con le sarde, a gorgheggiare brani d’opera e ad ascoltare ad alto volume “That’s amore”. Una miscela esplosiva, manipolata con grande maestria da Gigi Proietti, regista di “Stregata dalla luna”, accolto trionfalmente dal pubblico del Traiano nel doppio appuntamento di sabato e domenica. Un ritmo incalzante, un cambio continuo di scene, per proporre una serie di quadretti: da quello della trattoria degli zii, a quello del padre donnaiolo e della madre che cerca un po’ di attenzione e di sentimento, del professore a caccia di avventure galanti. Un piccolo mondo in cui si innesta la storia della bella e giovane vedova Loretta e dello sfortunato fornaio Ronny, che ha perso l’uso di una mano per un banale incidente. Un colpo di fulmine con la complicità della lune piena, della magia di una notte di favola che renderà tutti felici e contenti. La coppia Sandra Collodel Pino Quartullo, che aveva già brillato in “Dramma della gelosia” e in “Deus ex machina”, in questo nuovo lavoro conferma in pieno i giudizi estremamente positivi di critica e pubblico, con una prova equilibrata, mai sopra le righe, di una semplicità disarmante, ma con un effetto prorompente sugli spettatori. In particolare il direttore artistico e attore, il sempre amato e vezzeggiato dal pubblico del Traiano Pino Quartullo, con la sua fisicità, il suo stralunato realismo ha saputo costruire le giuste sfaccettature del carattere di un personaggio che poteva cadere nella macchietta del siculo americano con i soliti tic. Ha dato profondità al suo fornaio, senza perdere il connotato fiabesco, a volte comico ed esilarante del suo Ronny. Accanto ai due protagonisti, un gruppo di grande esperienza teatrale, con una citazione particolare per Isa Barzizza, misurata e pungente, disincantata e paziente madre della bella Loretta. Molti applausi e trionfale finale con un’attenzione tutta particolare e meritata per Pino Quartullo.
Il Traiano stregato dalla luna
