Il vascello fantasma è veramente una nave. Nonostante da parte delle autorità competenti sulla vicenda continui a essere mantenuto uno strettissimo riserbo, le voci che circolano negli ambienti portuali danno per certo che il lavoro condotto da esperti del diving, ovvero delle operazioni subacquee, abbia prodotto il primo e importante risultato. Come si ricorderà, la vicenda era esplosa una decina di giorni fa, quando si venne a sapere che qualche settimana prima, durante i lavori di realizzazione dell’apertura a sud del porto, era stato trovato qualcosa di strano nei fondali.
Le prime voci parlavano addirittura di una nave da guerra affondata, praticamente tombata dopo il conflitto bellico. Una successiva nota diramata dall’Autorità Portuale, che ha la responsabilità dei lavori finanziati per intero con il PNRR, aveva specificato che era stato rinvenuto qualcosa di metallico in profondità durante l’infissione di alcuni pali e che erano in corso i rilievi necessari per proseguire in sicurezza i lavori di cantiere. Rilievi che, vista la complessità delle operazioni, procedono particolarmente a rilento ma che, a quanto pare, hanno dato una prima conferma. Secondo i subacquei che sono riusciti ad aprirsi un varco nel cemento, quel qualcosa di metallico altro non è che una nave. Al momento non è dato a sapere se si tratti di un mercantile, oppure di una nave da guerra come era stato ipotizzato in un primo momento. Radio Porto da alcune ore “trasmette” il messaggio che si tratta di una piccola nave da carico, che conteneva materiale sabbioso e che potrebbe essere stata affondata durante il bombardamento aereo del 14 maggio 1943. Ma si tratta solo di voci, che potranno essere confermate o smentite solo nel momento in cui il lavoro dei subacquei sarà stato concluso e i risultati ufficializzati.