Una manifestazione promossa dai cittadini per la tutela della salute e contro l’inquinamento. Sono tanti i significati della Marcia per la Salute, che torna venerdì dopo un anno di stop e che punta molto sui giovani per lanciare un messaggio per il futuro. Un corteo dall’Autorità Portuale al Comune, aperto a tutti. “Più siamo e meglio è”, sottolineano i promotori, che consegneranno al commissario Pasqualino Monti ed al sindaco Antonio Cozzolino una lettera con elencate quelle che sono ritenute le criticità della città. VIDEO
“Con queste lettere – spiega Roberto Melchiorri – vogliamo sensibilizzare su una situazione di degrado che vive Civitavecchia, forse non affrontata con la giusta serietà. Abbiamo elencato una serie di criticità, sono circa 15. Nascono da domande che ci poniamo, che vogliamo porre e su cui vogliamo delle risposte. Ad esempio che fine ha fatto il Registro Tumori? Che fine ha fatto l’allarme sulla mortalità? E il piano del traffico? Sul Centro Chimico è calato il silenzio dopo una serie di allarmi. Vi ricordate l’Italcementi e la bomba ecologica dell’amianto? Abbiamo poi ricevuto delle segnalazioni sulla situazione del mare nei pressi della centrale di Torrevaldaliga Nord e ci è stato riferito che è tutto desertificato. Ci sono anche questioni più recenti, come il forno crematorio, due inceneritori che saranno al servizio di un territorio che va ben oltre i confini cittadini, perché per fruttare ogni impianto deve bruciare almeno 10 corpi al giorno, tenendo conto che per ogni salma vengono bruciati 10 metri cubi di gas. Chiediamo degli impegni, perché non è più possibile che si lanciano allarmi, si grida allo scandalo e poi tutto finisce nel silenzio”.
Tutti possono aderire alla manifestazione, a titolo personale, lasciando da parte associazioni, comitati e manifestazioni. “Ci farebbe molto piacere se marciasse con noi anche il sindaco”, dichiara Pierluigi Gorla. L’importante, sottolineano i promotori dell’iniziativa, è capire che la salute è di tutti, non ha colore politico, e che il nemico non è l’Enel, ma l’inquinamento, quello prodotto dalle centrali, dal porto e dal traffico. In compenso, secondo i promotori della marcia, bisognerebbe non avere più contatti con l’Enel finché non si passerà ad energie rinnovabili. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, che si è svolta questa mattina nella sede dell’associazione Civitavecchia C’è, non sono mancate le critiche all’amministrazione comunale, da cui i promotori della marcia si aspettavano e continuano ad aspettarsi molto sul piano ambientale, avendo condiviso con alcuni esponenti dell’attuale giunta tante proteste, ma hanno registrato finora, lamentano, solo silenzio. L’obiettivo principale non è però il governo cittadino, ma la difesa della salute e la sensibilizzazione dei cittadini, soprattutto delle nuove generazioni. Giovani rappresentati, in conferenza stampa, da due studenti dell’istituto Baccelli. “Perché dobbiamo vivere in una città così piena di servitù e non si può ricorrere invece ad energie alternative?”, si chiedono Giulia Fiorentini e Alessio Demichelis della VB, i quali auspicano una partecipazione numerosa di ragazzi “perché siamo la generazione del carbone, siamo nati con la centrale di Torrevaldaliga Nord riconvertita e ne subiremo le conseguenze fino alla sua chiusura nel 2034 e non possiamo assistere in silenzio a quanto sta accadendo nella nostra città sul fronte ambientale”.
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