Sette anni. Sette anni fa, nella mattinata del 19 ottobre 2015, ci lasciava Mafalda Molinari. La notizia ci raggiunse mentre eravamo intenti, come ogni mattina, a preparare il telegiornale delle 12,30 e purtroppo non ci colse di sorpresa. Da un po’ di tempo la senatrice, o la “signorina” come era affettuosamente chiamata all’interno dello stabilimento fondato dal papà Angelo e che ha portato il nome di Civitavecchia nel mondo, non stava bene e le sue condizioni di salute erano andate progressivamente peggiorando.
Il primo pensiero fu ai momenti trascorsi insieme a parlare dei problemi della città. La senatrice aveva già tracciato il suo personale giudizio sui fatti che avvenivano e sulle persone, ma gradiva sentire anche quello degli altri, dell’interlocutore che in quel momento le stava di fronte. Il secondo pensiero fu rivolto alla sua straordinaria, e allo stesso tempo silenziosa, generosità. Amava Civitavecchia e i civitavecchiesi e lo dimostrava in ogni momento, proponendosi per questa o quella realizzazione, soprattutto in ambito sanitario, che poteva essere importante per la sua città e, con la sua proverbiale discrezione, aiutava tanti suoi concittadini in difficoltà. Per questo e per tante altre ragioni, soprattutto per la sua attività imprenditoriale sviluppata sull’impronta di ciò che aveva realizzato il papà, abbiamo spinto in questi anni affinché Civitavecchia desse un segno tangibile di riconoscenza verso Mafalda Molinari. E finalmente, a sette anni dalla scomparsa, la città sa tributarle il giusto e doveroso riconoscimento. Alla senatrice viene conferita la cittadinanza onoraria di Civitavecchia e a lei sarà intitolato, come deliberato il 22 luglio scorso dal Consiglio Comunale, Largo Fortezza, ovvero l’area compresa tra Largo Plebiscito e il Forte Michelangelo. Il modo migliore, nel posto migliore, per ricordare una donna straordinaria, tra le più importanti nella storia della città.