Domenica 1 aprile, presso il salone de “Il Conservatorio-Onlus” – lungomare Thaon de Revel 30 – è stata inaugurata, con largo successo di pubblico, la personale dell’artista, il pittore Ornello Parpaglioni.
Il Presidente, Col. Vincenzo Fontana ha porto il saluto suo, del Direttivo e dei Soci tutti esprimendo il proprio compiacimento, e l’orgoglio, per l’ulteriore iniziativa di forte connotazione culturale di cui l’Associazione, da decenni, si fa costante promotrice. Ha, poi,dato la parola al relatore ufficiale della manifestazione, il Prof. Luciano Pranzetti, il quale, dopo aver restituito al Presidente il saluto e il ringraziamento per l’occasione propostagli, ha intrattenuto il numeroso pubblico svolgendo una ricognizione sulla personalità del pittore e sui significati delle sue opere. “Ornello Parpaglioni è un pittore – ha detto Pranzetti – che al paesaggio, alle vedute di classica tradizione, sostituisce vere e proprie visioni di tipo interiore. Le sue tele sono “idee” di tipo – ci si passi il termine – “platonico” la cui consistenza risiede nella astrattezza e nella dissolvenza della fantasia. Sono, infatti, queste le occasioni in cui è possibile recepire il messaggio più altamente educativo, il messaggio, cioè, della bellezza della quale l’uomo contemporaneo sente, urgente, una stretta necessità per depurarsi dalle scorie di una vita e di una storia le cui predominanti coordinate sono un materialismo e un consumismo tesi allo straniamento della sensibilità. E’ quella Bellezza che traspare dai quadri di Parpaglioni in cui la tonalità cromatica, fatta di tenuità, di levità aurorali sembra effondere sensi di serenità, di armonìa, di fascino magico. Tutto vi è indistinto, complesso ma semplice, tutto riconduce ad una fanciullezza edenica che si dissolve nell’aura dell’impalpabilità. L’autore non disdegna la sequela dei grandi maestri dell’arte moderna e ad essi, talora, si dirige l’estro suo: Picasso, Braque, Mirò e Chagall. Guidata da tali artisti, la sua fantasìa crea immagini la cui presenza attenua ed annulla lo stridente contrasto tra un mondo esterno,rumoroso e contorto e quello interiore dello spettatore, meditativo e contemplante. Costoro son lì, ma le tele sono di Ornello Parpaglioni e sua è la cifra personale con il carico e la valenza del sentimento e della propria esperienza. Ma ciò che connota di pregio la sua produzione è una sorta di silenzio festoso nel cui alone le figurette, o le anamorfosi impensate, si muovono con leggiadrìa, apparendo in una tela e da questa scomparendo per riemergere in un’altra, come luci e ombre mobili, diafane d’un mito che dilegua e trascolora nel crepuscolo dell’anima”.
La mostra resterà aperta per tutto il mese di aprile e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 18,00 alle ore 20.00.