Importante riconoscimento per l’Ensemble InCantus, impegnato domenica a Porto Torres nel premio internazionale “Voci d’Europa”, a cui hanno partecipato anche un coro italiano, uno moldavo e uno finlandese. Il coro diretto dal maestro Luca Pernice è arrivato secondo ex equo con gli scandinavi ed in più ha ottenuto il premio speciale per la migliore esibizione del brano rinascimentale. Una bella soddisfazione, anche perché il primo premio non è stato assegnato.
“Nessuno è riuscito a totalizzare i 270 punti su 300 necessari per la vittoria – spiega il presidente Sergio Grech – ne abbiamo fatti 260 e così siamo arrivati secondi insieme ai finlandesi. Siamo veramente soddisfatti, anche perché poi è arrivato il riconoscimento speciale ed inoltre siamo stati scelti dagli organizzatori tra un elenco non indifferente di pretendenti”.
Il programma di concorso prevedeva l’esecuzione obbligatoria di brani rinascimentali, moderni per un totale di otto composizioni per ciascun coro partecipante. La selezione si è svolta in due fasi, una eliminatoria e una finale. Una giuria internazionale composta da cinque membri ha sigillato la bravura del coro polifonico civitavecchiese, che ha eseguito il repertorio presentato con grande abilità e qualità.
“Ci tengo a ringraziare Pernice – aggiunge Grech – perché è grazie al maestro che continuiamo a raggiungere traguardi prestigiosi. Inoltre meritano un grazie anche i membri del nostro direttivo e dell’associazione, che hanno organizzato al meglio la trasferta a Porto Torres”.
“È un risultato straordinario – commenta il maestro Pernice – perché proietta il coro Incantus in una dimensione internazionale che rappresenta un punto storico per il gruppo e per la città. I ragazzi hanno effettuato una prestazione di grande livello e a buon diritto hanno ottenuto un favoloso risultato, anche perché i cori stranieri che concorrevano con noi erano di ottimo livello. Un grazie va anche al presidente Sergio Grech che crede fortemente in questo gruppo e a tutti i ragazzi che credono nella musica e nella cultura”.