L’estate stenta a decollare, ma è già allarme incendi. Al riguardo, come ogni anni è arrivata l’ordinanza sindacale, la numero 234 emanata martedì scorso dal sindaco Tedesco, in base alla quale sull’intero territorio di Civitavecchia, nel periodo di massimo rischio di incendio boschivo, compreso tra oggi e il 30 settembre, nonché nei periodi di allerta che corrispondono a tutti i fine settimana nonché i festivi non domenicali fino a fine ottobre, vige la disciplina per ridurre al massimo il rischio di innesco e propagazione di incendi boschivi o di interfaccia urbana e rurale.
Tra i divieti, quelli di accendere fuochi di ogni genere, di far brillare mine o usare esplosivi, di usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli, motori o inceneritori che producano faville o brace, di aprire o ripulire i viali parafuoco con l’uso del fuoco. E’ inoltre vietato fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese o qualsiasi altro materiale acceso o allo stato di brace e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio, esercire attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta meglio note come lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici, fermare o sostare al di sopra di vegetazione secca con mezzi a motore caldo, transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti e mantenere la vegetazione infestante e rifiuti facilmente infiammabili nelle aree esposte agli incendi, specialmente vicino ad abitazioni e fabbricati. Nell’ordinanza sono presenti poi prescrizioni per proprietari, affittuari e conduttori, enti pubblici e privati titolari della gestione, manutenzione e conservazione di aree boscate e terreni in genere, ai proprietari di terreni in genere e di attività turistiche e ricettive e alle aziende di stoccaggio e trattamento rifiuti. La vigilanza è affidata agli organi di Polizia sulla base delle disposizioni dettate dai singoli Comandi di appartenenza, alla Polizia Locale nonché a tutti gli Enti territoriali preposti. Per quanto riguarda le sanzioni, la mancata osservanza degli obblighi e dei divieti previsti dall’ordinanza comporterà l’applicazione delle sanzioni già previste dalla legislazione vigente, ivi incluse le sanzioni penali, previste dalle normative statali sulle materie disciplinate dalla presente ordinanza. Ogni altra violazione, relativamente al mancato rispetto dell’esecuzione degli interventi preventivi, per cui non sia già prevista una specifica sanzione, è punita con la sanzione amministrativa da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.