Sono state sette ore di inferno, quelle trascorse ieri dai vigili del fuoco per avere la meglio sull’incendio che si era sviluppato in località Zampa d’Agnello. Gli uomini della caserma “Bonifazi”, successivamente coadiuvati da uomini e mezzi provenienti da Roma e Cerveteri e da un elicottero della Protezione Civile Regionale, sono infatti stati impegnati ininterrottamente dalle 13 alle 20.
L’incendio si è esteso su una superficie complessiva di 25 ettari, interessando quindi una vastissima area compresa tra il fosso e il viadotto dell’autostrada A12 e delimitato da una parte dalla zona Bandita delle Mortelle e dall’altra dal quartiere di Campo dell’Oro. Fortunatamente, l’azione dei vigili del fuoco ha impedito alle fiamme, che erano alimentate da un forte vento, di investire abitazioni, ricoveri di animali e di attrezzature agricole. Pochi, quindi, i danni alle cose. Notevoli, invece, quelli all’ecosistema, considerando che sono andati a fuoco ettari di macchia mediterranea. Molti residenti della zona interessata dall’incendio chiedono alle autorità competenti di obbligare i proprietari dei terreni ad attuare tutte le azioni di prevenzione, in particolare lo sfalcio delle erbacce. Una risposta in tal senso è arrivata dal sindaco Antonio Cozzolino nel corso del consiglio comunale di ieri. Replicando ad una sollecitazione del consigliere di opposizione De Paolis, il primo cittadino ha annunciato che parlerà con Valentino Arillo, il responsabile della Protezione Civile, per valutare la situazione e, eventualmente, studiare degli interventi. Cozzolino ha poi ricordato che è in vigore dal 2015 un’ordinanza che stabilisce la pulizia dei terreni proprio per prevenire gli incendi.