Un incontro urgente con il Ministro della Difesa Roberta Pinotti per mettere nero su bianco gli impegni presi dal sottosegretario Gioacchino Alfano durante la riunione dello scorso 9 giugno al Cetli di Santa Lucia con i rappresentanti istituzionali, i comitati e le associazioni del territorio. E’ la nuova richiesta che il comitato Cittadini Uniti Contro L’inceneritore protocollerà in giornata alla responsabile del dicastero di via XX Settembre.
“Durante l’estate abbiamo preso atto del silenzio tombale da parte del Ministero. Il comitato però non si è fermato – ha spiegato Emiliano Stefanini – ed abbiamo prodotto un verbale con tutti gli impegni presi dal sottosegretario Alfano che adesso vogliamo sottoporre alla firma del Ministro, che deve mettere per iscritto il passo indietro sul progetto dell’inceneritore”. Il Comitato ribadisce la propria ferma contrarietà alla realizzazione dell’impianto al centro chimico di Santa Lucia, rilanciando le proprie richieste sul monitoraggio ambientale, sulla soluzione definitiva per i monoliti, sul riconoscimento del sito di interesse nazionale, e sul progetto alternativo per lo smaltimento delle sostanze ancora presenti nell’impianto di via Braccianese Claudia. Se il Ministero non ha dato seguito alla promessa di un incontro a fine luglio, sono però emerse delle novità sulle sostanze presenti all’interno del Cetli. “Abbiamo appreso da vie informali che la gran parte delle armi ancora stoccate non contengono aggressivi chimici ma si tratta invece di bombe al fosforo. Non capiamo quindi la scelta dell’inceneritore – ha aggiunto Stefanini – e questa volta aspettiamo delle risposte chiare e ufficiali dalla voce del Ministro”. Il comitato attende quindi una convocazione a breve alla seconda lettera inviata al Ministero della Difesa, che anche in questo caso è stata sottoscritta da tutti i sindaci del territorio. In caso contrario partirà una nuova mobilitazione con una manifestazione di protesta direttamente a Roma. “Vogliamo delle risposte certificate– ha ribadito Ismaele De Crescenzo – e ci auguriamo che i sindaci e i parlamentari del territorio intercedano per farci avere delle comunicazioni ufficiali. Il Ministero adesso deve scoprire le carte”.