Una normativa che disciplini l’orario di uscita dei compattatori. E’ la ricerca che in questi giorni sta effettuando l’avvocato Davide Capitani, che insieme al legale Leonardo Roscioni assiste la famiglia di Eugenio Forno, 50 anni, deceduto lunedì scorso dopo essersi scontrato con la sua motocicletta contro un compattatore di Città Pulita. Raggiunto telefonicamente dal TrcGiornale, Capitani ha sottolineato che la necessità di regolamentare l’uscita dei compattatori deriva non solo da una questione di sicurezza stradale, ma anche igienica.
Lo smottamento dei sacchetti di rifiuti infatti, ha spiegato il legale, comporta l’immissione nell’aria di batteri e tossine altamente dannosi per la salute. E’ quindi necessario che un regolamento disciplini l’orario in cui può avvenire la raccolta, ed è quello su cui sta puntando in questi giorni la ricerca di Capitani, che ha infine evidenziato come questa sia una questione scaturita da un dramma privato ma che è di assoluto interesse per l’intera collettività. Intanto, inizierà giovedì prossimo la perizia mirata a ricostruire la dinamica dell’impatto e che sarà effettuata dall’ingegner Scipione per il Sostituto Procuratore e dall’ingegner Tortorella per la famiglia Forno. Alle 12.30 ci sarà il conferimento dell’incarico in Procura, poi i consulenti e i legali della famiglia Forno si recheranno in via Nuova di San Liborio, nella curva in cui è avvenuto l’incidente, per iniziare a ricostruirne la dinamica. Determinanti, al fine di fare chiarezza, saranno anche le fotografie scattate a ridosso dell’impatto, che aiuteranno gli ingegneri a capire come si sia verificato lo scontro, oltre al racconto dei presenti che vi hanno assistito e che sono stati sentiti dal Pm Alessandra D’Amore, che sta coordinando l’indagine, e sulle cui testimonianze vige il massimo riserbo. Restano intanto sotto sequestro sia la moto di Eugenio Forno che il compattatore di Città Pulita, con l’autista di quest’ultimo indagato con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.