Indagini a tutto campo per l’incendio sul treno dei crocieristi
Proseguono a pieno ritmo le indagini per accertare eventuali responsabilità nell’incendio avvenuto sul treno dei crocieristi. Questa mattina, negli uffici della Procura si è svolto un incontro tra il Pm Alessandro Gentile e i dirigenti della Polizia Ferroviaria, ai quali è stato affidato l’incarico di condurre tutti i dovuti accertamenti nell’ambito dell’inchiesta. In particolare, secondo le prime indiscrezioni, dovrà essere appurato se il convoglio era sottoposto a manutenzioni periodiche; se la ditta incaricata di effettuarle le abbia eseguite correttamente; se il treno fosse puntualmente controllato per verificare che tutto fosse in regola dal punto di vista delle norme relative alla sicurezza. Sono questi, dunque, gli aspetti sui quali l’indagine dovrà concentrarsi per stabilire, come detto, eventuali responsabili per l’incendio sviluppatosi da uno dei motori del secondo vagone di testa. Se è vero, infatti, che l’incidente non ha provocato feriti, è vero anche che le conseguenze avrebbero potuto essere tragiche, a causa soprattutto del fatto che le fiamme sono divampate mentre il treno stava transitando sotto una galleria e che le 250 persone a bordo avrebbero potuto restare intossicate in pochi secondi. Sono stati due, fondamentalmente, i fattori che hanno scongiurato il disastro: in primis, il treno era quasi praticamente fuori dalla galleria, e il vento che soffiava in quel momento ha permesso la dispersione del fumo. Aspetti, questi ultimi, dettati dalla fortuna, mentre la Magistratura vuole capire se qualcuno, nell’omettere qualche norma relativa alla sicurezza, non sia responsabile di quanto accaduto. In parallelo all’inchiesta del Sostituto Procuratore, nei prossimi giorni proseguirà anche quella interna alla Seatrain S.r.l., che gestisce il servizio.