La facoltà di ingegneria della sicurezza vuole restare a Civitavecchia. Questo il messaggio lanciato dai vertici della facoltà della Sapienza che ribadiscono la disponibilità al mantenimento del corso di laurea triennale, magistrale e dei master. Per farlo, però, servono alcune condizioni come spiega l'ingegner Massimo Guarascio, presidente del consiglio d'area di ingegneria della sicurezza a Civitavecchia.
"La presidenza della facoltà – afferma Guarascio – ha sempre dato la massima disponibilità nel restare in città, ma servono alcune condizioni. Nel breve termine c'è bisogno di un numero congruo di nuovi iscritti provenienti da Civitavecchia (si parla di almeno una quarantina, ndc)".
Quanto al medio e lungo termine, invece, l'ingegner Guarascio fa riferimento a "fattori Civitavecchia" e "fattori Roma". "Quanto ai primi – prosegue – la nostra facoltà, pur essendo la più numerosa per numero di studenti (circa 200 laureati, ndc), di corsi e di docenti, non ha alcun ruolo, e non è presente, all'interno del consorzio del Polo Universitario. In più ci sono da considerare dei fattori più generali come la normativa vigente che impone dei vincoli per la presenza di docenti radicati nella facoltà, ovvero impegnati principalmente in quel corso di studi".
E intanto la facoltà di ingegneria della sicurezza informa tutti gli studenti che presso le segreterie dell'istituto Baccelli, del Marconi e negli uffici del polo universitario di via dei Poggi a San Gordiano, sono disponibili i bandi per l'iscrizione al test orientativo obbligatorio. Il termine ultimo è fissato per il 3 settembre, mentre il test si svolgerà il 10 settembre.