Stagione nuova, problemi vecchi. E’ bastato che qualche bagnante parcheggiasse in modo non consono e che, alle prime avvisaglie di una possibile pioggia, alcune centinaia di bagnanti decidessero contemporaneamente di fare ritorno a casa, per scatenare il tradizionale maxi ingorgo sulla strada di Sant’Agostino. Nell’arco di pochissimi minuti lungo la stradina che costeggia gli stabilimenti balneari è stato un vero e proprio caos, con centinaia di autovetture ammassate l’una contro l’altro senza possibilità di trovare una via d’uscita, con clacson scatenati e anche qualche momento di giustificabile nervosismo.
Chi aveva deciso, attorno alle 18, di abbandonare la spiaggia, ha impiegato circa un’ora e mezza per fare ritorno in città. Una situazione, quella relativa alla difficoltà della circolazione stradale verso gli stabilimenti di Sant’Agostino, che si trascina da anni e che non si risolverà finché la competenza rimarrà del Comune di Tarquinia, che, ovviamente, non ha alcun interesse a valorizzare un’area che potrebbe diventare una seria concorrente del suo Lido.