La nuova emergenza legata alla potabilità dell’acqua sta iniziando a provocare le prime reazioni tra i civitavecchiesi. Molti residenti infatti, dopo l’allarme alluminio, si sono visti costretti a smettere di utilizzare l’acqua del rubinetto anche per la cottura e il lavaggio degli alimenti. Inevitabili i disagi e il contraccolpo economico considerato che, anche per gli usi domestici, in tanti ormai ricorrono all’acqua minerale acquistata al supermercato.
“È una situazione indecente – tuona una delle persone interpellate nel corso di una serie di interviste a microfono aperto realizzate dal Trc Giornale – Dobbiamo spendere soldi in più, in questo momento di crisi generale, per garantire la salute nostra e dei nostri figli”. Dello stesso avviso anche altre decine di residenti, da giorni ormai alle prese con una situazione difficile che non sembra voler migliorare. E non manca chi sottolinea l’aspetto relativo ai consumi. “Emergenza o meno – dichiara un’altra signora – noi la bolletta dobbiamo continuare a pagarla e, con il servizio che riceviamo, credo che questo non sia giusto. Spero solo che il Comune, passata la criticità, trovi un modo per venirci incontro e farci risparmiare qualche soldo”.