Stabile, sostanzialmente stabile e sui livelli, comunque buoni, del report precedente. Non può definirsi altrimenti la situazione dell’inquinamento atmosferico a Civitavecchia prendendo a spunto l’ultima osservazione pubblicata sul sito istituzionale di Arpa Lazio, l’agenzia regionale che ha il controllo delle centraline disseminate in tutto il territorio comunale. Il nuovo bollettino settimanale, relativo al periodo compreso tra il 22 e il 28 giugno, riguardante quindi l’ottava settimana post lockdown e la sesta dopo la riapertura di tutte le attività commerciali e imprenditoriali, fornisce indicazioni assolutamente tranquillizzanti, con tutti gli agenti inquinanti ampiamente al di sotto delle soglie di allarme e dei livelli cui eravamo stati abituati.
Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, nella settimana considerata il primato negativo torna in via Roma, ma con soli 43 microgrammi al metro cubo. Nella settimana precedente il valore raggiunto era stato di 25 microgrammi. Al porto si è passati da 43 a 39 microgrammi, a Villa Albani da 28 a 42 e in via Morandi da 43 a 40. Il PM10, ovvero le polveri sottili, ha avuto una ulteriore lieve discesa in città, passando da 16 a 13 microgrammi in centro città. Sempre bassi e stabili i valori del monossido di carbonio, come sempre osservato speciale considerata la presenza della centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, misurati a 0,2 microgrammi al metro cubo in città e a 0,6 microgrammi al metro cubo a Fiumaretta. Stabile anche il benzene, fermo 0,2 microgrammi a Fiumaretta. In risalita l’ozono, che passa da 63 a 76 microgrammi al metro cubo. Situazione stabile anche nei quartieri. Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, il record positivo stavolta spetta a Sant’Agostino con soli 7 microgrammi al metro cubo, seguito da Aurelia con 13. Al Faro si è arrivati a 15 microgrammi, a Campo dell’Oro a 18, a San Gordiano a 24, mentre ancora una volta Fiumaretta va abbondantemente oltre raggiungendo i 34 microgrammi. In lieve calo le polveri, per le quali si va dai 9 microgrammi di Aurelia ai 12 del Faro, ai 13 di Sant’Agostino, ai 14 di Campo dell’Oro, per passare poi ai 15 di Fiumaretta e ai 22 di San Gordiano.
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giovanni
Se mi permettete di fare una piccola analisi di questi dati c’è da rilevare che per il monossido di carbonio attribuito prevalentemente a TVN è a 0,2 microgrammi al metro cubo in città e a 0,6 a fiumaretta dove molto propabilmente influiscono gli scarichi delle 6 grandi navi.
Tenete presente che in estate con tempo buono i venti sono a regime di brezza ossia di giorno da mare verso terra e di notte il contrario.
Per quanto riguarda Via Roma con soli 43 microgrammi al metro cubo di ossidi di azoto ancora poco tranquillizzanti con il traffico tornato normale, da osservare che prima del lock down era a c.a. 70 forse dovuto agli scarichi delle calderine che ora non ci sono più a meno di quelle saltuarie per il riscaldamento dall’acqua.
Per quanto riguarda il monossido di carbonio i nostri amministratori, che vogliono tanto salvaguardare la nostra salute, tornino alla carica con l’elettrificazione delle banchine ma forse non se ne fa nulla perchè normalmente ci sono solo due navi da crociera.
E’ un argomento da riaffrontare quando il traffico crocieristico tornerà alla normalità.
Per via Roma è un argomento molto più spinoso perchè dovrebbe prevedere il controllo dei collaudi annuali di legge fatti delle calderine casalinghe e relative multe se non fatti con la regolare cadenza.