Il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di inserire nel Piano della Qualità dell’Aria norme per ridurre l’inquinamento delle navi in porto, votata nei primi mesi del 2016 all’unanimità dal Consiglio Comunale di Civitavecchia. Adesso la Giunta Regionale ha il mandato di inserire nel Piano, che è attualmente in fase di revisione, obblighi quali il rispetto di limiti di emissione al camino delle singole navi, l’utilizzo di combustibili “green”, l’uso di specifiche tecnologie e pratiche per il contenimento delle polveri da movimentazione di materiali ed altri interventi.
“Finalmente dopo tre anni – commenta il presidente dell’assemblea di Palazzo del Pincio, Dario Menditto – il voto del Consiglio Comunale è stato onorato. Il ritardo potrebbe essere legato anche al fatto che a quanto pare questo iter amministrativo non era pressoché mai stato percorso. È forse la prima volta che il Consiglio Regionale approva una proposta votata in un Consiglio Comunale e siamo doppiamente soddisfatti anche per essere stati antesignani nell’uso di questo strumento di democrazia dal basso”. Soddisfazione viene espressa anche dall’Assessore all’Ambiente, Alessandro Manuedda che parla di atto senza precedenti, chiesto da anni e che finalmente impegna la Giunta Regionale a sanare un vuoto inconcepibile nella pianificazione ambientale regionale, quello relativo alla tutela delle città portuali dall’inquinamento del traffico navale. Manuedda ricorda anche che l’iniziativa lanciata dal Consiglio Comunale nel 2016 è la naturale evoluzione di un’altra di qualche anno fa, nello specifico una petizione che portata avanti dalle associazioni e dai comitati cittadini prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione comunale. Per il sindaco Cozzolino si tratta di un ulteriore passo nella tutela della salute dei cittadini. Il primo cittadino ricorda che è solo una delle tante azioni intraprese per contrastare l’inquinamento. “Nel solo ambito portuale – aggiunge – ricordo tra le più importanti la vertenza sulla prescrizione VIA non ottemperata fin dal lontano 1997 relativa all’elettrificazione delle banchine che pure è in fase di risoluzione, l’accordo “Civitavecchia Blue Agreement” e infine la richiesta, alla quale hanno aderito anche altre città portuali, di promuovere l’istituzione di un’Area di controllo delle Emissioni nel Mediterraneo”.