L’amministrazione comunale prova ad accelerare per cercare di risolvere il problema dell’inquinamento prodotto dalle navi. Ammettendo che si è ancora lontani da un’efficace riduzione, il presidente della Commissione Ambiente Dario Menditto annuncia che presto in consiglio comunale approderà un ordine del giorno con il quale si chiederà alla Regione Lazio di inserire nel Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria ulteriori misure per prevenire o limitare le emissioni in atmosfera, come ad esempio fissare limiti al camino delle singole navi degli inquinanti prodotti, cosa che adesso non è contemplata.
“Può sembrare assurdo – afferma Menditto – ma mentre una fabbrica è obbligata ad emettere fumi senza superare dei limiti ben precisi relativi agli inquinanti, lo stesso non si può dire di una nave, in quanto detti limiti non sono mai stati fissati per legge”. Il 23 settembre, invece, ci sarà un incontro con le associazioni degli armatori per siglare un accordo volontario tra Enti Locali, armatori ed Autorità Marittima finalizzato all’abbattimento delle emissioni ambientali, attraverso l’assunzione di impegni come l’utilizzo di carburante a basso tenore di zolfo da parte delle navi in navigazione e manovra all’interno del porto, come già è d’obbligo in fase di ormeggio. “Siccome l’iter normativo ha i suoi tempi mentre la salute non può aspettare – prosegue Menditto – abbiamo fissato un primo incontro per la mattina del 23 settembre con le associazioni degli armatori, al fine di siglare un accordo volontario tra Enti Locali, armatori ed Autorità Marittima, finalizzato all’abbattimento delle emissioni ambientali, attraverso l’assunzione di impegni come l’utilizzo di carburante a basso tenore di zolfo da parte delle navi in navigazione e manovra all’interno del porto, come già è d’obbligo in fase di ormeggio. Infatti è proprio durante le manovre di avvicinamento ed allontanamento dalla banchina che si ravvisano le fumate più dense, fenomeno che ovviamente non verrà risolto nemmeno con la realizzazione delle banchine elettrificate”. Una proposta inserita, nel settembre 2014, tra gli obiettivi a medio termine dall’allora presidente della Commissione Ambiente Fulvio Floccari, che aveva suggerito di prendere a modello il Venice Blue Flag II, come del resto fatto nell’ottobre 2013 dall’ex consigliere comunale Vittorio Petrelli, che si era però scontrato contro il parere contrario dell’Autorità Portuale. Per il momento proposte rimaste sulla carta, chissà che ora con Menditto l’obiettivo venga raggiunto. “Appositamente per l’occasione – spiega Menditto – ho ritenuto opportuno convocare una seduta della Commissione Ambiente, affinché anche i consiglieri di maggioranza e di opposizione possano dare il loro contributo al raggiungimento dell’obiettivo”. L’accelerazione che vuole imprimere Menditto, e tutta l’amministrazione comunale, nasce dal fatto che il problema dell’inquinamento prodotto dalle navi è ancora lontano dall’essere ridotto, come del resto testimoniato quasi ogni giorno dalle fotografie inviate alle redazione dei giornali o pubblicate sui social network dai cittadini che mostrano nuvole nerastre sprigionate da traghetti e navi da crociera. “L’inquinamento atmosferico causato dalle navi che transitano nel porto di Civitavecchia è ancora lontano dall’essere efficacemente ridotto – afferma Menditto – e per rendersene conto non c’è bisogno di complicate tecniche di misurazione, basta volgere gli occhi all’orizzonte in certe ore della giornata. Alla luce di questa evidenza, si può senz’altro concludere che la normativa di settore, sebbene in questi ultimi anni abbia imposto delle prescrizioni notevolmente più severe, non sia ancora sufficiente a garantire la tutela della salute dei cittadini. Queste considerazioni ci spingono a premere l’acceleratore sulle proposte alle quali stiamo lavorando da tempo, che vanno proprio nella direzione dell’adozione di standard di qualità ambientale ancora più restrittivi di quelli ora previsti per legge”.