Il quadro della situazione relativa all’inquinamento delle navi in porto tracciato dalla Capitaneria di Porto, e, nello specifico, dal comandante Pasquale Di Gioia, non sembra aver convinto tutti. In un lungo intervento, il consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Vittorio Petrelli, contesta il miglioramento del problema smog. Leggi la nota.
“Egregio Comandante Di Gioia, apprendo dagli organi di informazione che anche quest’anno “è alta l’attenzione” da parte della Capitaneria di porto “per l’attività capillare di monitoraggio dei fumi delle navi che può concludersi anche con delle sanzioni e delle denunce”. Tale attività “avviene sotto il coordinamento costante della Procura della Repubblica di Civitavecchia”. Il comunicato conclude dichiarando “una situazione complessiva migliore della qualità dell’area anche per l’adozione di nuove tecnologie”. Comprendo che una situazione della qualità dell’area che si basa solo su un’ispezione visiva sicuramente, è parziale e riduttiva tuttavia spiace constatare che i miglioramenti che Lei dichiara non abbiano trovato riscontro non solo nello scrivente, che da tempo segue in modo costruttivo, come Consigliere Comunale tutti i principali fattori inquinanti cittadini, ma anche in tutti quei concittadini che mi hanno segnalato con e-mail o documentazioni video-fotografiche il contributo che l’attività portuale determina sulla qualità dell’area. Di tutto ciò potrà trovare riscontro nel sito www.ambienteelavoro.eu che ha dedicato persino un appuntamento settimanale, al giovedì, nella speranza di stimolare le Autorità competenti all’adozione di soluzioni. Anche quest’anno, con l’arrivo della bella stagione e l’ alta pressione atmosferica si è favorito il ristagno dell’area ed è possibile scorgere nuovamente all’orizzonte quella scia nerastra. Pensi che proprio sabato scorso, ma è visibile ogni qualvolta si giunga da Roma, alle ore 13,00 circa, all’altezza del semaforo di S.Gordiano, guardando lo scalo marittimo, circa trecento metri dal porto in linea d’area, con molta difficoltà si intravedeva la ciminiera della centrale di Torre Valdaliga Nord disposta nella stessa direzione. Ribadisco che sono giunte in redazione, e le ho pubblicate, recenti documentazioni fotografiche di camini delle navi, in particolare di alcuni traghetti, non solo in manovra, dai quali fuori escono le solite colonne di fumo nero, le stesse viste negli anni precedenti. Le lascio immaginare i commenti e le preoccupazioni che sul sito potrà raccogliere per non parlare delle segnalazioni dei residenti vicino al Porto che hanno ribadito, anche per quest’anno, il disagio di essere costretti a chiudere le finestre ed i balconi, nonostante quest’afa. Frequente è emersa poi la domanda se poi quelle sanzioni di cui Lei parlava vengano poi veramente pagate. La certezza dei controlli è la preoccupazione maggiore dei cittadini anche in virtù della nuova normativa entrata in vigore dal 1° luglio u.s. (nuovo regolamento IMO – International Maritime Organisation – sul controllo dell’inquinamento atmosferico delle navi ) sia sui limiti SOx che quelli Nox. Ecco perché a quelle dichiarazioni sarebbe necessario far seguire tangibili riscontri. Egregio Comandante, condivido con Lei la preoccupazione di un giusto approccio con gli armatori ma quando questo è inesistente con il Territorio non può essere tollerato proprio in virtù dello stato di grave di crisi ambientale in cui versa la nostra città, riconosciuta anche dal Ministero dell’ Ambiente e dalla Regione Lazio a tal fine Le allego un recente studio sulla qualità dell’aria del nostro Territorio. Quando il 29 maggio dell’anno scorso, organizzammo il secondo convegno sullo scalo avente la seguente tematica “Inquinamento da porto: aspettando l’elettrificazione, dall’applicazione della nuova normativa a possibili interventi tecnologici per rendere il porto più ecologico, senza pesare sui bilanci delle compagnie” , non solo non ho ricevuto riscontro dagli armatori che avevo invitato ma neanche da chi ha il compito di favorire un’integrazione delle attività portuali con il Territorio ossia dall’Autorità Portuale. La stessa Capitaneria, seppur sotto un diverso comando, ha declinato l’invito. Voglio augurarmi che diverso sarà l’atteggiamento che vorrà offrire nei confronti del prossimo convegno che organizzeremo. Certamente non sarei obiettivo se non riconoscessi che qualcosa si è fatto come ad esempio l’Accordo volontario con le compagnie di navigazione crocieristiche (superato quest’anno per l’entrata in vigore della normativa) per l’uso di combustibili più puliti che proponemmo sempre in un nostro convegno il 13 maggio 2008 sull’esempio dello scalo di Venezia, molto più interessante l’adozione dell’obiettivo per l’elettrificazione delle banchine. Tuttavia convengo con Lei, Signor Comandante che non si può aspettare inermi il 2020. Si rimane ancora più sconcertati quando non si vuole accettare un confronto aperto e leale, quando di fatto non si promuove l’istituzione di un Tavolo permanente a riguardo e quando si ignorano quelle tecnologie che favoriscono, soluzioni a costo zero, e che oltre a procurare vantaggi agli armatori favoriscono un minor impatto ambientale. Noi continueremo a proporre ed a stimolare e ci auguriamo di trovarLa dalla parte di chi vuole promuovere uno Sviluppo che sappia coniugare lo sviluppo sociale e la tutela ambientale dello Scalo portuale. Rimanendo a disposizione per qualsiasi chiarimento o collaborazione la presente mi è gradita per porgerLe distinti saluti”.
Vittorio Petrelli
Consigliere Comunale Italia dei Valori