Inquinamento, solo il Sahara sporca la pagella 2023 di Civitavecchia

Civitavecchia promossa a pieni voti dal monitoraggio della qualità dell’aria nella Regione Lazio pubblicato da Arpa Lazio sul suo sito istituzionale e relativo a tutto l’anno 2023. Nella valutazione preliminare, emerge infatti che riguardo le sostanze inquinanti controllate, le centraline disseminate nelle varie zone della città sono state quelle che a livello regionale hanno fatto riscontrare i minori superamenti dei valori di legge.

Per quanto riguarda il PM10 o particolato, in tutto il 2023 a Civitavecchia si sono infatti registrati complessivamente 11 superamenti del limite di 50 microgrammi al metro cubo, distribuiti tra 3 rilevati nelle centraline di Villa Albani e San Gordiano, i 2 nelle centraline del Porto e di Sant’Agostino e 1 in quella di Campo dell’Oro. La media annua in tutte le centraline cittadine è stata compresa tra i 16 e i 21 microgrammi, meno della metà del limite massimo consentito. Gli undici superamenti complessivi certificati sono stati tutti conseguenza dell’arrivo delle polveri provenienti dal Sahara, fenomeno che si è riscontrato in diverse circostanze. Nessun superamento in tutto il 2023, invece, per quanto riguarda le polveri ultrasottili. La media annua è stata di 9 microgrammi nelle centraline di Faro e Fiumaretta, di 8 in quella di Campo dell’oro e di 7 in quella di Sant’Agostino, anche in questo caso meno della metà del limite di legge che è fissato a 25 microgrammi. Analogo il discorso per quanto riguarda i biossidi di azoto. Anche qui nessun superamento in tutto lo scorso anno e valori medi riscontrati variabili tra gli 8 e i 24 microgrammi a fronte di una soglia massima consentita di 200. Con la media di 24 microgrammi annui, la centralina di via Roma è stata una di quelle più alte a livello regionale. Nessun superamento dell’obiettivo a lungo termine per la salute umana a Civitavecchia anche per quanto riguarda l’ozono, che ha invece fatto registrare valori particolarmente alti nella centralina di Allumiere, mentre per quanto riguarda il benzene la centralina di Fiumaretta, l’unica che controlla la sostanza in città, ha fatto registrare il valore più basso della regione con una media annua di 0,3 microgrammi. Infine, per quanto riguarda il biossido di zolfo e il monossido di carbonio, Arpa Lazio evidenzia che nel 2023 non sono stati rilevati superamenti dei valori limite imposti dalla legge in nessuna delle stazioni della rete di monitoraggio regionale.