Interporto, niente da fare. Mentre si attendeva da un momento all’altro che la commissione tecnica istituita dal Comune desse il via libera all’offerta presentata nei termini previsti dall’ultima asta bandita dal Tribunale Fallimentare, è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri la clamorosa notizia che l’unica società in ballo si è definitivamente ritirata. Lo ha fatto non versando la cauzione che, secondo quando previsto dal bando, doveva essere presentata entro lo scorso 16 febbraio.
A rendere la vicenda ancora più controversa c’è il fatto che la stessa società si era praticamente aggiudicata anche la precedente asta, la quinta in ordine di tempo, versando anche una caparra di poco superiore al milione di euro, ma poi non aveva pagato il saldo, di poco superiore ai 4 milioni di euro, ed aveva così perso anche la somma versata in anticipo. Un atteggiamento, che sommato a quanto avvenuto nella sesta e ultima asta, dove è stata presentata l’offerta ma non è stata versata la cauzione, lascia chiaramente intendere che la società proponente si è probabilmente resa conto che non sarebbe stata in grado di gestire la struttura. Adesso tutto torna nella mani del giudice fallimentare, che potrebbe decidere di promuovere una settima asta, oppure di rimettere tutto nelle mani del Comune, proprietario dell’interporto. Palazzo del Pincio, al quel punto, potrebbe, una volta dichiarata decaduta la vecchia concessione, procedere all’indizione di una gara pubblica per trovare un nuovo soggetto in grado di gestire la struttura. A quel punto, non è escluso che potrebbero farsi avanti le società che, a quanto pare, erano interessate ma si erano tirate indietro di fronte a un bando giudicato poco chiaro. C’è un ultimo, importante aspetto da sottolineare: l’attuale concessione, rilasciata alla società Icpl Interporto, scade mercoledì prossimo. Cosa accadrà da giovedì?