“Troppi interrogativi sulla concessione dell’isolotto del Pirgo. Non ci siamo mai espressi in merito perché sembrava, ad una prima analisi, che quell’area fosse stata “liberata” da giri ambigui, il che non dispiaceva. Però la concessione di un’area così unica nel suo genere andava sicuramente pubblicizzata al massimo per evitare di doversi accontentare dell’offerta di un unico partecipante, ma del resto questo modo di agire è la normalità per l’amministrazione Tedesco. Per informazioni vedasi il “bando” del parco Spigarelli”. Dubbi vengono espressi dal gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, in merito alla questione dell’Isolotto del Pirgo.
“Ma dopo la segnalazione di diversi cittadini gli interrogativi aumentano – riprendono i consiglieri del M5S – soprattutto per la questione legata all’accesso che viene interdetto ai cittadini quando l’attività commerciale è chiusa.
Il problema è che quell’area demaniale è concessa al comune con un canone ridotto di 9/10 ai sensi del codice della navigazione perché non ad uso esclusivo di un privato ma aperta al libero accesso della comunità. La chiusura di fatto trasforma quell’area in un’attività privata come quelle degli stabilimenti balneari che pagano un canone pieno.
E’ sotto gli occhi di tutti che l’attività di servizi legati alla balneazione previsti dal bando non sono offerti e che le strutture installate e le attività esercitate sono più legate al pubblico spettacolo che alla balneazione (dove sono ombrelloni, lettini e bagnini?). Nel bando si leggono in maniera chiara ed inconfutabile i servizi da offrire ed il divieto di impedire l’accesso libero alla collettività:
“servizio noleggio attrezzature da spiaggia su richiesta dell’utenza, quali ombrelloni, lettini, sdraio, garantendo comunque l’accesso libero e l’uso gratuito all’isolotto da parte degli utenti. E’ vietato il pre-posizionamento di attrezzature balneari e l’organizzazione di servizi alla balneazione non può in nessun caso precluderne la libera fruizione”
Sottrarre alla collettività la possibilità di fruire liberamente di un bene per dedicarlo ad attività private e lucrative è ingiusto nei confronti dei cittadini e degli altri esercenti che per avere in uso esclusivo un bene demaniale pagano fior fior di quattrini.
Chiediamo al Sindaco ed all’assessore Magliani di chiarire quanto sta avvenendo certi di una loro non risposta”.