Ivano Iacomelli non è più il presidente del Consorzio dell’Osservatorio Ambientale, l’organismo che raccoglie i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa, Allumiere e Monte Romano, nato per gestire il monitoraggio ambientale e promuovere iniziative di verifica dello stato di salute della popolazione del territorio dove insiste la centrale a carbone. L’annuncio delle dimissioni è avvenuto nel corso di una trasmissione su Trc. Un atto dovuto, quello di Iacomelli, considerata la sua decisione di partecipare alla competizione elettorale.
Nell’intervista, l’ormai ex presidente del Consorzio ha rivendicato l’azione condotta per far rinascere l’organismo che era stato bloccato per cinque anni e di aver quindi costretto Enel a versare i fondi previsti dalla convenzione per poter mettere in piedi una serie di iniziative. Quella immediatamente visibile è stata rappresentata dai nuovi pannelli informativi sulla qualità dell’aria che sono installati in diversi punti del territorio interessato. La più importante, secondo Iacomelli, si vedrà tra qualche settimana, quando sarà ufficializzata la prima parte del lavoro condotto dall’azienda sanitaria locale in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio e che fornirà un primo quadro sullo stato di salute della popolazione e sui possibili effetti patologici connessi all’inquinamento. Inquinamento che, secondo Iacomelli, stando ai dati forniti quotidianamente da Arpa Lazio, l’organismo che il Consorzio ha voluto confermare nella gestione delle centraline presenti a Civitavecchia e nei comuni limitrofi, può considerarsi sotto controllo.