La donazione di organi: una scelta consapevole ed importante che può salvare molte vite umane o restituire condizioni di vita migliori a persone colpite da particolari malattie invalidanti. Per saperne di più su questo problema così delicato che comporta percorsi non facili, l’Associazione Cittadinanza Attiva del Lazio, supportata dalla Asl RmF ha presentato questa mattina presso la sede aziendale in via Terme di Traiano un progetto divulgativo sostenuto dalla Agenzia Regionale del Lazio per i Trapianti. VIDEO
Durante la conferenza stampa la rappresentante della Associazione, Anna Radicioni, così come il Dottor Marco Di Gennaro hanno sostenuto l’importanza di una corretta informazione tra i cittadini per fugare alcuni dubbi e preoccupazioni. A tale scopo è stato preparato un opuscolo (che sarà distribuito anche nelle scuole) che illustra in modo chiaro tutti gli aspetti legati alla donazione, sia da parte di soggetti viventi che da congiunti di deceduti. E’ stato reso noto che con il cosiddetto “Decreto del fare”, varato in giugno dal governo e convertito con legge n. 98 del 9 agosto, l’articolo 43 obbliga i Comuni a chiedere al citttadino che si presenta all’Anagrafe per il rilascio o il rinnovo della carta di identità, se vuole dichiarare la propria volontà in merito alla donazione degli organi. In caso di indicazione affermativa la decisione del cittadino sarà trasmessa dal Comune al Sistema Informativo Trapianti, consultabile 24 ore su 24 solo dai medici del coordinamento trapianti. Come sottolineato dal Commissario straordinario della Asl Rm F, Dottor Giuseppe Quintavalle e dal Direttore sanitario dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, Dottor Antonio Carbone, nella nostra città già da anni si effettuano espianti e successivi trapianti di vari organi, in particolare delle cornee (ben 19 coppie fornite e trapiantate oltre a 9 prelievi ed impianti di tessuto osseo nell’anno 2012). Ricordato l’impegno della scomparsa dottoressa Guglielmi per la donazione di cordone ombelicale, praticato da molti anni presso il nosocomio cittadino. La Asl metterà a disposizione di questo servizio una specifica postazione presso l’ospedale per fornire delucidazioni nel merito e raccogliere le adesioni sia da parte di viventi che di congiunti di malati gravi o deceduti. ” Se la volontà viene espressa da viventi, si tratta senza dubbio di un gesto di grande generosità che esonera i propri parenti nel doversi far carico di decisioni difficili da assumere in momenti dolorosi” ha affermato la Signora anna Radicioni.