Un Dirigente Medico di Anestesia e Rianimazione, un Dirigente Medico di Chirurgia Generale, un Dirigente Medico di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza per il pronto soccorso, 1 Dirigente Medico di Oncologia e 2 ostetriche all’ospedale di Civitavecchia. E ancora, 2 Dirigenti Medici di Chirurgia Generale, 2 Dirigenti Medici di Ortopedia e Traumatologia e 1 Dirigente Medico di Anestesia e Rianimazione per l’ospedale di Bracciano.
E, per finire, 2 infermieri e 2 operatori socio sanitari per la casa della salute di Ladispoli. In tutto fanno 15 e sono i numeri contenuti nel decreto del commissario ad acta per la sanità nel Lazio, Nicola Zingaretti, con il quale si autorizza la Asl Roma F, dopo tempo immemorabile, a indire nuove assunzioni di personale in deroga al blocco del turn over di personale sanitario a tempo pieno e indeterminato. L’ufficialità della notizia è arrivata questa mattina negli uffici di via Terme di Traiano, dove si sottolinea che l’importante novità in merito all’arrivo di nuovo personale andrà ad incrementare le risorse carenti dell’Azienda Sanitaria, in particolare nei due Poli Ospedalieri, ovvero il San Paolo di Civitavecchia e il Padre Pio di Bracciano e la Casa della Salute di Ladispoli. L’azienda sanitaria specifica che le assunzioni saranno possibili sia attraverso lo scorrimento di graduatoria mediante concorso valida all’interno della Regione Lazio e, solo in caso di infruttuoso scorrimento, sarà possibile indire un bando di mobilità nazionale, o ancora tramite un concorso pubblico, secondo le normative vigenti. La speranza, ovviamente, è che i 15 nuovi assunti, tra medici e personale ausiliario, possano essere messi immediatamente in servizio perché presenti nella graduatoria dei concorsi già effettuati nel Lazio. In questo modo si riuscirebbe a far fronte, in qualche reparto ospedaliero, all’emergenza che si riscontra ormai da qualche anno durante la stagione estiva, quando il lavoro aumenta a dismisura per l’enorme aumento della popolazione residente nel comprensorio e, allo stesso tempo, diminuisce il numero dei medici e degli ausiliari in servizio che, lavoratori come tutti gli altri, devono anche fruire di un periodo di ferie estive.