Dal 2017, la ASL Roma 4 ha intrapreso la riorganizzazione della rete diabetologica aziendale, in applicazione del Piano regionale sulla malattia diabetica. Sono state istituite 3 strutture diabetologiche di riferimento (Civitavecchia, Ladispoli e Capena), a cui vanno ad aggiungersi gli ambulatori di diabetologia di Allumiere, Tolfa, Santa Marinella, Bracciano, Anguillara Sabazia, Campagnano Romano e Rignano Flaminio.
Dal giorno 11 ottobre scorso, questa rete di strutture è stata dotata della stessa cartella diabetologica elettronica che permette di registrare su un unico database aziendale i dati clinici delle persone con diabete residenti nel territorio della ASL Roma 4. Le strutture inoltre sono state collegate in rete, per cui i dati di ogni cittadino assistito potranno essere consultati in qualsiasi struttura diabetologica aziendale, ovviamente nel rispetto delle norme vigenti in tema di tutela dei dati personali.
La realizzazione della rete informatizzata delle strutture diabetologiche e la registrazione dei dati in un database unico, oltre a migliorare l’organizzazione dell’assistenza alle persone con diabete, consentirà alla ASL di eseguire studi epidemiologici e di attuare processi di valutazione del grado di efficienza ed efficacia dell’assistenza erogata (audit clinico), evidenziando le criticità e consentendo l’attuazione di interventi migliorativi della qualità dell’assistenza.
In particolare, l’informatizzazione e il collegamento in rete costituiscono un ulteriore e fondamentale strumento operativo per l’attuazione dei percorsi diagnostico-terapeutici (PDTA), consentendo la condivisione dei dati tra strutture diabetologiche e medici di medicina generale. Che cosa è un PDTA? È il “cammino” che una persona affetta da una patologia per-corre all’interno del SSN. È una metodologia basata su un approccio integrato alla malattia, teso al miglioramento dei risultati clinici e della qualità dei servizi offerti all’utenza, nell’ottica di una razionalizzazione della spesa.
Il direttore generale Giuseppe Quintavalle spiega che questo è un grandissimo risultato anche alla luce del piano nazionale per le cronicità che sarà la sfida del 2019. Avere l’aggiornamento in tempo reale e il collegamento con tutti gli attori, specialisti e medici di medicina generale, migliora notevolmente il servizio in termini di appropriatezza ed efficacia di cura del paziente.