Presentato ieri, all’aula Pucci, il piano territoriale della Asl Roma 4. Alla presenza di tutti i sindaci che fanno parte del territorio di competenza dell’azienda sanitaria locale, compreso Marco Piendibene, essendo Civitavecchia comune capofila, il direttore generale facente funzione Roberto Di Cicco, il direttore sanitario Simona Ursino e quello del polo ospedaliero di Civitavecchia e Bracciano hanno illustrato i progetti che sono previsti sui diversi distretti, per la maggior parte legati ai fondi provenienti dal PNRR. Per quanto riguarda Civitavecchia, si aspetta l’ok del Ministero della Salute sul progetto della Radioterapia al San Paolo, dove saranno collocati quattro posti di Neurologia. Venti posti letto di cure palliative in più all’Hospice Carlo Chenis. Grande attenzione sarà posta alla formazione del personale e saranno anche previste delle assunzioni.
“Gli aspetti principali del piano – afferma la dottoressa Ursino – sono soprattutto un potenziamento del territorio che vedrà sviluppate una serie di reti che metteranno sempre più in collegamento l’ospedale con i distretti, con la disabilità adulti, con il dipartimento di salute mentale e con il dipartimento di prevenzione. Una rete che dovrà integrare questi servizi per agevolare al meglio il cittadino. Per Civitavecchia abbiamo parlato della Radioterapia, per la quale stiamo aspettando ancora tutte le autorizzazioni, ma ci sono altri progetti più imminenti. Al San Paolo è prevista per esempio l’apertura di quattro posti letto di Neurologia e questa è veramente una grande novità per il nostro ospedale che ci consentirà di ampliare ancora di più l’offerta clinica verso i cittadini. Proseguono i lavori al Pronto Soccorso sempre del San Paolo legati al Giubileo. Abbiamo cercato di limitare i disagi e confidiamo che questi lavori possano dare tanti benefici poi a tutti i nostri pazienti. Bene anche il primo incontro con il nuovo sindaco Piendibene, ma in generale con tutti i sindaci della nostra Asl”.
“Quello presentato è un atto aziendale – afferma Piendibene – che oggettivamente era in qualche modo preconfezionato, devo dire anche molto bene dalla Asl. È stato illustrato un atto che dà delle prospettive buone alla nostra Asl. Abbiamo ribadito questa mattina che la conferenza dei sindaci si vuole un pochino anche riappropriare della possibilità di pesare in Regione, per fare in modo che le nostre richieste non vengano poi come oggi portate qui a cose fatte, ma che per esempio sulla questione delle liste d’attesa o sulle questione del Pronto Soccorso siano i sindaci a poter dire che ci sono delle esigenze nei diversi territori della Asl e che queste esigenze debbono essere portate alla Regione Lazio, per portare risorse all’azienda sanitaria”.