Si fa sempre più concreta l’ipotesi che Civitavecchia possa essere coinvolta nel piano nazionale per l’emergenza migranti. Nelle ultime ore a Roma si sono registrati mille arrivi, entro agosto dovrebbero giungere nella capitale 6 mila richiedenti asilo politico ed i centri di accoglienza, già sovraffollati, non sono in grado di affrontare una situazione del genere. Stando al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, a Roma ci sono una quarantina di strutture accreditate, ma le richieste di accoglienza sono già tante.
Considerando le dimensioni dell’emergenza, il Ministero dell’Interno ha predisposto un piano di accoglienza nazionale, condiviso con Regioni, Prefetture, Comuni ed Anci. I centri di accoglienza del Sud Italia sono al collasso, così si è iniziato a trasferire in pullman i migranti anche verso il Centro Italia, dove però la situazione non è migliore, perché le strutture sono già affollate. Per questo motivo nel piano per l’accoglienza siglato nei giorni scorsi è stata inserita la possibilità di ricorrere alle caserme dismesse. E qui entra in gioco Civitavecchia. Tra le ex strutture militari figura infatti anche la De Carolis, già utilizzata per un’altra emergenza migranti, quella del 2011.
La città è divisa tra chi, mosso dalla solidarietà, è pronto ad accogliere i migranti e chi invece non li vuole, temendo disordini nella zona dell’ex caserma. “Ogni popolo ha la sua terra e ogni terra ha il suo popolo” dichiara Mirko Giannino. Il responsabile di Forza Nuova chiede un incontro al sindaco per discutere la questione. “Già in passato – dichiara Giannino – sotto l’amministrazione Moscherini è stata messa in atto un’accoglienza simile, che ha portato in città un enorme incremento di spaccio, furti, accattonaggio, sporcizia, prostituzioni e disordini”. Per questo Giannino chiede al sindaco di non accettare quella che definisce una “imposizione da parte del Governo”.”Forza Nuova – afferma Giannino – dal 1997 si batte contro l’immigrazione e da mesi propone il blocco immediato dell’operazione Mare Nostrum, che ha creato una spinta alla già immensa piaga dell’immigrazione. L’operazione Mare Nostrum sperpera milioni di euro dei contribuenti con il risultato di far invadere il nostro paese da milioni di disperati africani. Tutto questo accade, quando in Italia la disoccupazione è ormai arrivata al 15%, quella giovanile sfiora il 45%, ogni giorno centinaia di esercizi commerciali o ditte chiudono i battenti per l’enorme peso fiscale e la piaga più dolorosa, centinaia di nostri connazionali si sono tolti la vita per colpa della crisi e l’assenza dello Stato. Oltre 10.000.000 di italiani sono sulla soglia della povertà e 6.000.000 già ci sono. La situazione che vive la nostra città non è certo migliore di quella nazionale e la creazione di un centro di accoglienza a Civitavecchia peggiorerà solo le cose”.