“Un’altra giornata nera della storia del nostro Paese”. Così la Filt Cgil commenta quanto avvenuto ieri mattina al porto di Civitavecchia, dove circa 200 membri del Movimento Pastori Sardi, sbarcati con l’intento di andare a manifestare a Roma, sono stati fermati dalle forze dell’ordine con tanto di scontri.
“Al porto di Civitavecchia – si legge nella nota stampa diramata dalla Filt Cgil – si è consumata, oseremo dire, un’altra giornata nera della storia del nostro Paese. Di fatto sequestrando presso il porto, si è impedito ad un consistente numero di pastori, che in questo viaggio ponevano ogni loro speranza, di uscire dagli spazi di banchina. Un movimento di pastori sardi, a cui va tutta la nostra solidarietà, che con sommi sacrifici, insieme alle loro famiglie, volevano solo transumare tutte le loro perplessità, le loro paure, le loro frustrazioni sotto un Ministero, quello dell’Agricoltura, sempre più sordo ai problemi del settore. Rimaniamo sconcertati per quanto accaduto, inibiti dal completo disinteresse della politica sui fatti seri del Paese che, dopo i moti studenteschi, le vicende Fiat, il collegato al lavoro, sembrano solo perseguire un solo fine, quello di destabilizzare, disunire, distruggere ogni movimento, ogni collante che possa unire nella solidarietà il frammentato mondo del lavoro, lasciandolo sempre più solo ad affrontare un futuro sempre più incerto”.