"Da sempre sosteniamo un cambiamento radicale della gestione dei pubblici incarichi, fosse altro per dare un esempio, ma ci accorgiamo purtroppo che nulla è cambiato, che le dinastie rimangono dinastie, che gli interessi personali non vengono messi da parte e che la concertazione è una pura utopia sindacale della sinistra". E' un passaggio del durissimo comunicato stampa con il quale la Filt Cgil ha commentato le nomine all'interno delle tre società partecipate dall'Autorità Portuale, ovvero Se.Port., Port Uitilities e Port Mobility. "Non c'è ragione – conclude il sindacato dei trasporti della Cgil – che ci distinguiamo dagli altri se le cose continuano ad essere argomentate in questo modo. Ci sentiamo umiliati da questo sistema e sinceramente umiliato si sente tutto il mondo del lavoro che noi rappresentiamo, che non comprende come il sindacato predica bene ed in realtà la politica e soprattutto la nostra politica "razzola male".