Proseguono le indagini per accertare eventuali responsabilità nella fuga di Kimba, il leone del circo “Rony Roller Circus” che per alcune ore, nel pomeriggio di sabato scorso, ha fatto vivere nel panico i cittadini di Ladispoli. Al momento gli inquirenti lavorano su due piste distinte. Da una parte stanno verificando se la fuga del leone sia stata dovuta ad un errore umano, ovvero ad un errore di uno dei lavoranti del circo che avrebbe potuto lasciare aperta la gabbia della fiera. Da un’altra si cercano conferme rispetto a quanto sostenuto dai proprietari della struttura, che fin dal primo momento hanno parlato di sabotaggio.
Il titolare del “Rony Roller Circus” ha infatti presentato una denuncia ai Carabinieri nella quale sostiene che la fuga del leone sarebbe stata determinata dalla rottura, da parte di mani ignote, del lucchetto della gabbia. I militari hanno effettuato nuovi controlli nell’area che ospita le gabbie degli animali sul cui esito finora viene mantenuto il massimo riserbo. Sembra che comunque l’ipotesi del sabotaggio nel corso delle ore stia perdendo solidità. Intanto, quanto avvenuto sabato pomeriggio a Ladispoli ha riacceso le polemiche sull’uso degli animali all’interno dei circhi. Ieri mattina si sono svolte manifestazioni di protesta davanti al tendone da parte di alcune associazioni animaliste, la cui presenza ha determinato momento di tensione con i lavoranti del circo. E’ stato ancora una volta necessario l’intervento delle forze dell’ordine per riportare un clima di tranquillità. Ma la situazione di caos si è ripetuta nel pomeriggio, vista la presenza di manifestanti e curiosi che si erano affollati nell’area che ospita il circo. Intanto della vicenda si occupa la Procura della Repubblica di Civitavecchia, che dovrà anche vagliare l’esposto presentato al riguardo dall’associazione “Difesa Animali e Ambiente”.