Cresce il malumore all’interno del Pd per come sono andate le elezioni Amministrative e, soprattutto, per come il Pd sembra intenzionato a ripartire. La decisione del direttivo di respingere le dimissioni del segretario Longarini non è piaciuta non solo ai quattro che hanno votato contro e alla deputata Marietta Tidei. All’interno del Pd si sta compattando una minoranza che chiede un cambio radicale. Un gruppo di cui fanno parte Stefano Giannini, Annalisa Tomassini, Patrizio De Felici e Simone Pazzaglia. VIDEO
“Nelle ultime riunioni – dichiara Stefano Giannini – ho presentato un documento condiviso con alcuni amici, tra i quali Tomassini, De Felici e Pazzaglia, con cui chiediamo un cambiamento radicale, considerando che a Livorno, dove il Pd non ha ottenuto un risultato così punitivo come a Civitavecchia, alle 7 di mattina del giorno successivo al voto tutta classe dirigente si è dimessa. È la città che chiede di cambiare. Prima delle elezioni la nostra linea sul candidato sindaco era diversa dalla decisione presa dalla maggioranza, ma abbiamo scelto di adeguarci. Adesso però la fase elettorale è finita e per questo siamo intenzionati a continuare la nostra battaglia affinché anche a Civitavecchia nasca un Partito Democratico, perché gli elettori del centrosinistra lo meritano. Siamo in corsa per il congresso – conclude Giannini – vogliamo presentare un progetto di Pd che si basi sul rinnovamento, non a livello anagrafico ma come modo di fare politica, di portare l’elettorato sulle nostre posizioni”.