"Queste cose non succedevano nemmeno negli anni '70 e non possiamo che indignarci quando i lavoratori vengono trattati come ladri". Va giù duro, il segretario generale della Filcams Cgil, Fausto Quattrini, commentando quanto avvenuto questa mattina all'interno della Motive Service, un'azienda ospitata in un capannone della zona industriale che si occupa di servizi e garanzie per autovetture nuove ed usate. Nei giorni scorsi, di fronte ad un calo del fatturato, la Motive Service aveva avviato le procedure di messa in mobilità di sette dipendenti. Ma ieri, l'ufficio provinciale del lavoro aveva rigettato la richiesta, sostenendo che l'azienda, anche di fronte ad una diminuzione delle commesse poteva comunque garantire la prosecuzione del rapporto di lavoro dei suoi dipendenti. Inoltre, spiega Quattrini, l'azienda non ha accettato la nostra richiesta di trasformare i contratti di lavoro da full time a part time almeno fino a dicembre, per poi verificare se esistessero o meno le condizioni per procedere. E questa mattina, come denunciato dalla Filcams Cgil, la Motive Service, senza preavviso e prima di inviare una lettera raccomandata, ha invitato i lavoratori ad uscire dall'azienda con una lettera raccomandata a mano e senza consentire che terminassero il loro turno di lavoro. Questo pomeriggio i lavoratori interessati hanno impugnato il licenziamento e deciso di procedere per le vie legali, contestando sia nel merito che nel metodo la procedura adottata dall'azienda. "Dobbiamo comunque – conclude Quattrini – combattere con tutte le forze quelle aziende che per alcuni anni guadagnano fior di soldi nel nostro territorio ed al minimo problema non sanno fare altro che licenziare i lavoratori. Nel caso della Motive Service, c'è da considerare che ha chiuso il bilancio con una perdita di soli 42 mila euro a fronte di un fatturato di 10 milioni di euro".