Alle critiche mosse all’amministrazione comunale sui due nuovi articoli 90 replica il consigliere di maggioranza Emanuele La Rosa, secondo il quale c’è da chiedersi cosa pensi il segretario del Pd Enrico Leopardo dei diciannove ex articoli 90 visti nei diciotto mesi di amministrazione Tidei.
“Immagino – afferma La Rosa – che i loro fossero trasparenti e utili, mentre i due e mezzo, uno dei due contratti è part time, dell’amministrazione Cozzolino sono superflui e opachi. Certo, nel momento in cui facciamo notare l’abbondanza di articoli 90 dell’amministrazione Tidei ci viene risposto che stiamo sempre con la testa rivolta verso il passato e sarei pure d’accordo con questa critica se a rivolgercela non fossero gli stessi politici che vedo quando mi giro. Politici che, come abbondantemente dimostrato dal rapporto del Mef, hanno peraltro dimostrato di non saper gestire le finanze pubbliche”.
La replica del consigliere pentastellato passata quindi alla questione dei consigli comunali aperti. “In questi otto mesi – attacca La Rosa – l’opposizione ne ha chiesti ben cinque ritenendoli tutti necessari, che poi fossero l’occasione per dispiegare in aula Pucci le varie claque, che spesso hanno ridotto i consigli comunali in farsa, questo Leopardo non lo menziona. Invece Leopardo taccia d’inadeguatezza la maggioranza che ne chiede uno su un tema importante come la gestione dell’immigrazione, che ha un impatto importante per i cittadini, soprattutto per quelli che vivono in prossimità della caserma De Carolis. Considerando che il tema è anche alla base dello scandalo Mafia Capitale, forse un minimo di condivisione con la città lo merita; però, poiché l’ha chiesto la maggioranza, la richiesta è ovviamente segno d’inadeguatezza. Caro Leopardo, l’unica cosa veramente inadeguata è la vostra linea politica, perdente quando eravate amministrazione, ancora peggiore ora che siete opposizione, ed è evidente ai cittadini l’ipocrisia che gronda copiosa dai vostri comunicati”.