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“L’accordo tra Comune e Autorità portuale è perfettamente valido”. È la replica del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Emanuele La Rosa al presidente del consiglio comunale Alessandra Riccetti, che aveva espresso la necessità di rivedere il bilancio di previsione del Comune, approvato qualche giorno fa in consiglio comunale, a causa della questione dei soldi legati al protocollo d’intesa tra Palazzo del Pincio e Molo Vespucci, su cui si sarebbe espressa l’Avvocatura dello Stato. Secondo La Rosa, la presidente Riccetti non è ben informata. “Non sono gli avvocati di parte – sostiene La Rosa – a decidere sulla legittimità degli atti, ma i tribunali che ne hanno competenza, in questo caso il TAR. Tant’è che dopo aver ricevuto l’ingiunzione di pagamento da parte del Comune, a fronte di un contratto sottoscritto, l’Autorità Portuale ha annunciato che vi farà ricorso. Quindi in questo preciso istante l’accordo tra Amministrazione Comunale e AP è perfettamente valido”.
“Prendiamo atto che la presidente Riccetti – spiega La Rosa – non perde occasione, ancora una volta, per dimostrare scarsa conoscenza sulle competenze del ruolo che ricopre grazie alla sua ex maggioranza. Il fatto che l’Autorità Portuale si sia rimangiata la parola (e il contratto che ha firmato) è un fatto che ha una certa gravità ma, citando Flaiano, a Civitavecchia la situazione è grave ma non seria. Non è seria perché la presidente del Consiglio Riccetti, ormai da tempo schierata in prima linea con l’opposizione, solleva fantomatici dubbi sul bilancio del Comune votato pochi giorni fa. Dubbi, a suo dire, derivanti da un parere dell’Avvocatura dello stato sull’accordo tra Comune e Autorità Portuale che, per una fortuita combinazione, va in favore del suo cliente, ossia dell’Autorità Portuale. Forse la Presidente Riccetti non è informata che non sono gli avvocati di parte a decidere sulla legittimità degli atti ma i tribunali che ne hanno competenza, in questo caso il TAR. Tant’è che dopo aver ricevuto l’ingiunzione di pagamento da parte del Comune, a fronte di un contratto sottoscritto, l’Autorità Portuale ha annunciato che vi farà ricorso. Quindi in questo preciso istante l’accordo tra Amministrazione Comunale e AP è perfettamente valido. Come è stata valida, fino all’esito del ricorso straordinario presentato al Capo dello Stato, la sovrattassa su determinate categorie merceologiche istituita dall’allora Presidente Monti e votata all’unanimità dal Comitato Portuale nel 2012. Ciò ha costretto l’Ente portuale, a partire da quest’anno, a non includere le suddette somme nel bilancio di previsione e ad istituire un fondo rischi apposito. Occorre inoltre informare la presidente Riccetti che il compito di vigilare sulla validità di un bilancio è in capo a tutti i consiglieri e che la carica di Presidente del Consiglio Comunale non le dà nessuna specifica prerogativa in merito alla validità di un atto supportato dal parere dei Revisori dei Conti, del Dirigente ai Servizi Finanziari e del Segretario Comunale, tutte figure professionali che hanno maturato anni di esperienza e competenza; i tuttologi meglio lasciarli al pallone e ad altre discipline da Bar dello Sport perché il bilancio di un Ente è una cosa che andrebbe presa con più serietà. La mia personale impressione è che, prendendo a pretesto il suo presunto compito di tutelare i consiglieri comunali, la presidente Riccetti voglia piuttosto lanciare dubbi a casaccio per minarne la sicurezza. La presidente si preoccupi piuttosto di dirigere e moderare le sedute di Consiglio comunale, senza abbandonare continuamente il suo posto, e spero che non si dolga se le ricordo che dopo il bilancio preventivo ci saranno altri atti che verranno approvati nei prossimi mesi per garantire la salvaguardia del bilancio comunale. A proposito di porto e serietà, la presidente potrebbe chiedere ai suoi nuovi compagni di ventura come mai vanno in Parlamento a chiedere conto dei ritardi della Sindaca Raggi sulla nomina del membro del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale e poi mandano deserto il Consiglio Metropolitano che si deve esprimere sulla nomina. Ci faccia sapere lei a quale parte si rivolgerà dopo che è stata espulsa dal M5S: per noi non c’è differenza”.