La presentazione del libro del professore Francesco Bruno oltre agli applausi dei presenti ha sollevato anche una critica. A Loretta Santacecilia, Psicologo e Psicoterapeuta, non sono andate giù le dichiarazioni del criminologo in merito alla psichiatria ed ai vari disastri di quella Legge che ha definito una “mostruosità ideologica”. Cliccare sul testo per leggere l’intervento integrale. Peccato, Professor Francesco Bruno, la prima parte della sua conferenza era stata ?perfetta.
Uno scienziato, esperto e curioso, appassionato del suo “mestiere” e per questo fortunato più di altri, a cui capita, sempre meno di lavorare con passione.
Bella la sua premessa sulla disponibilità all’ascolto e allo scambio di opinioni, occasione di crescita anche per Lei. Avanti ancora, con quello stile personale ed avvincente di narrare le “mostruosità” che pur in una parte profondissima di noi, Lei sa, non ci sono estranee, di fronte ad una platea catturata da tutte quelle storie di poveri uomini e povere donne che ci pongono di fronte al lato oscuro della psiche umana. Che ci spaventa e ci attrae.
Peccato, però, Professore, sentirLe dichiarare, utilizzando quella sua posizione di privilegio, culturale e sociale, pericolose opinioni rispetto alla psichiatria e ai vari disastri di quella Legge che Lei definisce, se non ricordo male, una “mostruosità ideologica”.
Sarà pur vero che oggi, chiusi i manicomi, 7000 malati di mente sono chiusi in carcere, impropriamente; ma è pur vero e più vero, che per anni nei manicomi ha vissuto fuori dagli occhi del mondo, dimenticata , abbandonata e umiliata, una moltitudine di persone che ha dovuto fare la scelta postuma di impazzire per tollerare o dimenticare l’ingiustizia di essere internata solo perché povera, storpia, scomoda e diversa. Gente senza più voce.
Non è stato corretto, nè me lo sarei aspettato da lei, cultore del vero, sentirLe dichiarare come la sola verità possibile e, mi permetta, non conoscendo credo la realtà dei fatti (il suo mondo è diverso dal nostro), che i Centri di Salute Mentale sono pieni di psichiatri, psicologi ed altri che non hanno voglia di far nulla e credono che la pazzia alberghi solo nelle banali nevrosi della vita quotidiana.
Non è per spirito di appartenenza che mi sento sollecitata a scrivere, ma perché ritengo che non si possa, onestamente ed eticamente, cancellare con parole squalificanti , superficiali e pressappochiste,il lavoro che faticosamente hanno fatto gli operatori della salute mentale nel corso di questi anni, con pochi mezzi, di fronte ad una montagna di pregiudizi, con lo strumento, unico a volte, se ne dispiacerà, della nuda e “mostruosa” idelologia di chi crede che si possa produrre un cambiamento nelle persone malate e nella società se la società si prepara ad accoglierle e a fare i conti con quella diversità,che esiste nel viso e nella storia di uomini e donne ai quali ci appassioniamo, noi poveri illusi, e che, con scienza e coscienza, affianchiamo nel loro percorso di cura.
Loretta Santacecilia
Psicologo – Psicoterapeuta
La Santacecilia bacchetta il professor Bruno
