Una settimana da raccontare, agli amici tornando dal Pincio. Si può parafrasare la celebre canzone del compianto Fred Bongusto, che in verità di settimane ne prevedeva ben tre, per descrivere quelli che potranno essere i prossimi sette giorni all’interno e all’esterno del palazzetto di Piazza Guglielmotti. Entro la prossima settimana, infatti, dovranno venire al pettine tutti, ma proprio tutti, i nodi che hanno portato la maggioranza di centro destra a ritrovarsi col fiatone solo dopo aver percorso sette mesi di un tour che dovrebbe, viceversa, durare un lustro, ovvero arrivare ai sessanta mesi.
L’improvviso, anche se non imprevisto, abbandono della Lega da parte dei consiglieri Raffaele Cacciapuoti ed Elisa Pepe, che sono andati a far compagnia nel Gruppo Misto a Daniele Perello (che l’aria “padana” l’ha respirata addirittura per poche settimane), ha dato una violenta accelerazione ad un chiarimento interno atteso da tempo. C’era e c’è da decidere, anzitutto, la composizione del nuovo consiglio di amministrazione di Csp. Bisogna azzeccare il “terno” giusto, altrimenti potrebbero arrivare nuovi dolori per il sindaco Tedesco. Al riguardo, le quote dei bookmakers nostrani continuano a dare per vincente la terna composta dall’architetto Mirko Cerrone, dall’avvocato Francesco Serpa e dalla commercialista Cinzia Marzoli. In ribasso le quotazioni dell’avvocato Leonardo Roscioni, il quale però potrebbe avere un ruolo importante in seno alla giunta. Già, la parola rimpasto che fino a qualche settimana fa veniva quasi bandita dal centro destra, adesso viene pronunciata con straordinaria disinvoltura. D’altra parte, la situazione determinatasi con lo strappo di Cacciapuoti e Pepe, ha più che azzoppato il carroccio locale, il quale attualmente percorre traballante, con le ruote mezzo sgangherate, il suo cammino nella politica locale. E’ evidente che una Lega ridotta praticamente ai minimi termini non può più avere una rappresentanza come l’attuale all’interno del governo cittadino, nel quale conta sul sindaco e ben tre assessori. Almeno uno dei tre, anzi, almeno una delle tre assessore, visto che rappresenta interamente le quote rosa, la Lega dovrà lasciarle e con tutta probabilità le dovrà lasciare ad un esponente di Fratelli d’Italia. Ma la soluzione dei tanti enigmi che propone questa infreddolita e imprevista crisi invernale non appare facile e il sindaco Tedesco dovrà impegnarsi a fondo per riuscire a completare tutte le caselle nel corso delle attese riunioni di maggioranza previste in settimana.