Quattordici persone sono finite in manette in tutta Italia, a seguito del blitz dei Carabinieri, coordinati dal capitano Ultimo Sergio Di Caprio, per concorso in traffico illegale di rifiuti speciali e tossici e falso. Un’operazione scattata a seguito delle indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha disposto il sequestro di cinque impianti di smaltimento e discariche di rifiuti, a Frosinone, Caserta, Arezzo e Pistoia.
Il sito “incriminato” di Frosinone, in località Cerreto, è gestito dalla società Mad srl, che a quanto pare sarebbe la stessa che gestisce da circa tre anni la discarica privata di Fosso del Crepacure di Civitavecchia, interessata da una recente autorizzazione all’ampliamento. Secondo le tesi investigative nei siti sequestrati arrivavano rifiuti speciali pericolosi, ai quali però veniva attribuito il codice di “non pericolosi”, e che quindi venivano trattati come semplici rifiuti speciali. La società Mad, peraltro, sempre per il sito del Cerreto nel comune di Roccasecca, lo scorso 6 novembre 2009 aveva presentato alla regione Lazio una istanza di riclassificazione del sito. Istanza che è stata accolta dall’amministrazione regionale subito dopo le ultime elezioni di marzo. È del 7 aprile 2010, infatti, la determinazione regionale con la quale è stata accolta la richiesta della Mad. La discarica del Cerreto, così, diventa “discarica per rifiuti misti non pericolosi con elevato contenuto sia di rifiuti organici biodegradabili che di rifiuti inorganici con recupero di biogas”. Una riclassificazione che aveva subito allarmato le comunità locali e le associazioni ambientaliste della cittadina del Frusinate, preoccupate per alcune immissioni in atmosfera che sarebbero derivate dal nuovo processo. Come detto l’epilogo si è avuto oggi con questa serie di arresti. Vale la pena ricordare, comunque, che la società Mad, sarebbe intenzionata ad avviare la produzione di biogas anche alla discarica di Civitavecchia. Lo aveva annunciato in un’intervista dello scorso 13 maggio proprio il sindaco Moscherini, facendo il punto sulla questione Arrow Bio e sull’evitamento dell’emergenza rifiuti, proprio in virtù dell’ampliamento concesso alla Mad srl, come sentiamo in questo stralcio dell’intervista.