“Con Mafalda Molinari se ne va un altro pezzo importante della storia di Civitavecchia del ‘900. Non solo perché con la sambuca Molinari ha portato il nome di Civitavecchia nel mondo, ma per il suo attaccamento alla città ed alle istituzioni, che – unito ad una generosità comune a pochi e sempre ben custodita da una innata riservatezza – ne hanno fatto un personaggio stimato e benvoluto da tutti, al di là delle appartenenze politiche, che la portarono ad essere una delle prime donne civitavecchiesi eletta nelle istituzioni, prima da Consigliere Comunale, con il Movimento Sociale Italiano, poi da Senatrice della Repubblica, con l’allora neonata Alleanza Nazionale, alla cui costituzione diede un contributo di primaria importanza”.
“Anche la sua ultima creatura, la Fondazione intitolata al padre Angelo, è una testimonianza dell’amore per Civitavecchia e del suo personale impegno per la sanità cittadina, che non è venuto meno, fino alla fine, così come l’attaccamento per l’azienda di famiglia, di cui ha continuato a interessarsi ogni giorno, finché la salute glielo ha consentito. Ora l’auspicio è quello che la Città di Civitavecchia, tutta, sappia onorare come dovuto la memoria di una Civitavecchiese che tanto ha dato alla sua città. Quando era in vita le venne intitolata una sala della Cittadella della Musica, ora il minimo che si possa fare è ricordare Mafalda Molinari abbinando il suo nome ad una via o a una struttura importante della città, cercando – con il consenso della famiglia – di realizzare un progetto a cui la senatrice pensava da tempo, ma al quale poi non aveva più dato seguito: quello di realizzare un museo sulla storia della sambuca e – quindi – della famiglia Molinari. Ai familiari vanno le più sentite condoglianze dell’associazione e del gruppo consiliare della Svolta”.
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Massimiliano Grasso
Capogruppo La Svolta
Daniele Perello
Consigliere comunale La Svolta